Avvenne “nel 1977 con lo spettacolo “Merli e malvizi” di Biagio Belfiore, storia della guerra intestina tra le due opposte fazioni nella Messina del 1600. Si volle inaugurare l’attività del teatro proprio con uno spettacolo che riguardasse la storia della città e che fu appositamente scritto per l’occasione“, racconta Camilleri. Anche allora, ricorda lo scrittore, il Teatro conobbe ore turbolente: “Erano gli anni delle agitazioni studentesche. La sera della prima una folla di studenti contestava l’ingresso del pubblico, formato dall’alta società messinese e dalle autorità, rendendo il passaggio poco agevole e rischioso alle signore in pelliccia. Fortunatamente però il tutto si svolse senza sostanziali incidenti.“
Camilleri si dice vicino agli occupanti “con lo spirito“, e confida nella loro “giusta causa“. Causa che porterà sabato a un’imponente manifestazione che partirà alle 17 da Piazza Cairoli. L’iniziativa #occupywaterfront vedrà, al termine del corteo, una cena sociale al Teatro Pinelli, quindi, a partire dalle 21.30, gli interventi sul palco dei lavoratori coinvolti nelle diverse vertenze di Messina: Birra Triscele, Sicilia Limoni, Teatro “Vittorio Emanuele”, Servizi Sociali e tanti altri. Al seguente link l’evento Facebook della manifestazione: