Teatro “V. Emanuele”: i sindacati chiedono in coro dimissioni dirigenza e C.d.A.

StrettoWeb

Di seguito il comunicato ufficiale dei sindacati che rappresentano i lavoratori del Teatro “Vittorio Emanuele”, dove chiedono a gran voce le dimissioni del Consiglio d’Amministrazione dell’E.A.R. e della dirigenza:

Le scriventi OO.SS. Provinciali di SLC-CGIL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL e S.A.Di.R.S. di Messina, in riferimento all’incontro del 16 c.m. ed alla convocazione del successivo 23 gennaio u.s., comunicano l’intendimento di declinare la proposta di partecipare alla costituzione di un tavolo permanente, o “operativo”, perché oggettivamente tardiva rispetto alla tempistica della proposizione stessa; sono trascorsi tre anni dall’insediamento del C.d.A. e solo oggi si ritiene utile ed urgente, perché “costretti”, intraprendere percorsi unitari che, di fatto, mascherano oggettive mancanze gestionali.

Quale credibilità, ci chiediamo, può avere la proposta che pretende di affrontare e risolvere tutte le problematiche afferenti il teatro ed i lavoratori, quando per tre anni si è stati solo capaci di portare il Vittorio Emanuele alla triste realtà in cui versa ?

Appare evidente che l’unica cosa che la Dirigenza ed il C.d.A. desidera “condurre in porto ad ogni costo”, per usare le vostre dichiarazioni, è arrivare alla scadenza naturale del mandato. Ribadiamo che lo scopo della proposizione, certamente tesa a “diluire” le reali responsabilità attribuiteVi e rappresentate anche al tavolo, Vi è utile solo a sviare l’attenzione verso un terreno che di “reale soluzione” ha solo l’enunciazione e non i contenuti.

Riteniamo che l’unico atto che potremmo condividere ed accettare, è quello di vedere rassegnate le Vostre dimissioni dagli incarichi ricoperti, ponendo in essere, da subito, l’azione di ricostruzione necessaria ai lavoratori, alla città ed alla cultura. Ne trarremmo tutti utili benefici.

Messina, 28 gennaio 2013.

SLC-CGIL           UILCOM-UIL     FIALS-CISAL    S.A.Di.R.S.

(G. Di Guardo) ( A. Di Guardo )     (C. Tavilla)       (O. Smiroldo)

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