Barcellona Pozzo di Gotto, il 29 aprile la sentenza del processo “Badge”. Chieste 14 condanne

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Quasi agli sgoccioli il primo troncone del processo “Badge, sull’assenteismo dei dipendenti comunali di Barcellona Pozzo di Gotto. L’inchiesta, partita nel 2007, avrebbe messo in luce il comportamento dei dipendi che con svariati meccanismi si sarebbero spesso allontanati dai propri uffici. E così, mentre avrebbero dovuto essere nel loro ufficio, i dipendenti invece si sarebbero dedicati alle più svariate occupazioni. E da queste strane anomalie i Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto fecero scattare le indagini, coordinate dal procuratore Francesco Massara. Il pubblico ministero Fabio Sozio, nella arringa finale, ha richiesto la condanna per 14 dipendenti. Una sola la richiesta di assoluzione nei confronti della dipendente Lorenza Catena La Malfa. Le posizioni individuali dei dipendenti di Palazzo Longano sono estremamente diversificate. Per tutti gli imputati l’accusa è di truffa aggravata ai danni dell’Ente. Il pm ha previsto condanne in base al numero delle assenze fatte. Per tutti coloro i quali si sono assentati più di una volta la pena prevista è di un 1 anno e 4 mesi di reclusione; per chi si è assentato una sola volta la pena prevista è di 1 anno e 2 mesi di reclusione. Previste anche multe che vanno dalle mille alle cinquecento euro. Le richieste di condanna sono state avanzate nei confronti di Antonino Calabrò, Santi Pino, Maria Rosa Milone, Maria Tindara San Giovanni, Salvatore Bellinvia, Giuseppe Cutugno, Patrizia Passeri, Santa Bucca, Oreste Zocco, Lucia Provvidenti Parisi, Sebastiana Caliri, Giuseppe Nobile, Grazia Marullo, Norma Patrizia Salvadora. Il 29 aprile la data per l’esito della sentenza di primo grado. Il Comune si è costituito parte civile con l’avv. Filippo Barbera.

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