Catania, imprenditore di Linguaglossa conclude il suo sciopero della fame e promette di “denunciare il cancro che è la mafia”

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rosario pugliaHa scioperato per 32 giorni Rosario Puglia, imprenditore vitivinicolo di Linguaglossa (Catania), per denunciare il racket. Sciopero della fame e della sete per ‘‘sensibilizzare le istituzioni siciliane e nazionali sull’essere essere rimasto solo contro il sistema mafioso”. Ora Puglia conclude il suo sciopero e accetta l’incarico di responsabile per la Sicilia dell’associazione di volontariato Cittadini contro le mafie e la corruzione”. L’imprenditore comunica anche la sua intenzione di ”costituire tra questa e il mondo del volontariato e dell’impegno civile le necessarie sinergie per denunciare e contrastare quel cancro fatto di persone, pezzi delle istituzioni, della politica e dell’economia che si chiamano corruzione e mafia”. Nelle prossime settimane, fa sapere Puglia, si svolgerà a Catania un’assemblea dell’associazione ”a cui saranno invitati quanti ancora subiscono vessazioni dalle cosche mafiose e non riescono a denunciare e tutti quei cittadini che costituiscono la Sicilia pulita, affinche’ si possa costituire un movimento antimafia che contrasti duramente con i fatti e con le denunce il sistema mafioso-politico in cui siamo costretti a vivere”.

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