Il sindaco di San Giorgio Morgeto: “la tipologia del reato contestato ai due dipendenti comunali è priva di fondamento”

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Riceviamo e pubblichiamo:

In questi ultimi due giorni, sulla stampa locale e nei vari siti informatici, si è dovuta registrare una sproporzionata amplificazione della notizia riguardante accertamenti eseguiti da organi di P.G. nel plesso scolastico capoluogo in merito al servizio mensa scolastica.

In presenza di tale eccessiva enfatizzazione, corre l’obbligo, in primo luogo, di precisare e nel contempo tranquillizzare i genitori dei bambini delle scuole materne e degli studenti delle scuole medie, che i loro figli hanno fruito e continueranno a fruire di un servizio di refezione scolastica eccellente sotto tutti i punti di vista, sotto il profilo della qualità dei pasti che dell’igiene degli ambienti interessati.

Le contestazioni che sono state mosse, intanto, non concernono impresa esterna, poiché è risaputo che il servizio di refezione scolastica viene gestita, con risultati più che soddisfacenti, in forma diretta da personale comunale. Servizio, in precedenza, più volte sottoposto all’esame dei competenti N.A.S. senza rilievi di sorta.

Le stesse muovono da presupposti erronei, infondati ed attengono ad aspetti, più che di sostanza, ad aspetti puramente formali e procedurali, che rientrano pienamente nell’ambito delle autonome scelte organizzative dell’Amministrazione Comunale, nella conduzione generale del delicato servizio.

Nulla di penalmente rilevante può essere ascrivibile ai due dipendenti comunali che organizzano il servizio di refezione scolastica con professionalità, correttezza e competenza, come risulta assolutamente cristallina la loro buona fede e l’assoluta incensurabilità sotto ogni aspetto.

Nello specifico, l’alternanza del menù giornaliero (minestrone in luogo del riso al pomodoro) è, infatti, previsto dalla tabella dietetica predisposta, mentre l’approvvigionamento di alcuni generi alimentari congelati, (FINDUS) pur inseriti nella nota generale di consegna settimanale del fornitore, di fatto, avviene nel giorno di effettivo consumo a causa delle continue interruzioni di erogazione dell’energia elettrica.

Al contrario di quanto asserito, è proprio la permanenza all’interno del congelatore non funzionante, a determinare la non commestibilità di quel tipo di generi alimentari.

Sulla qualità delle uova, per mera casualità sprovviste di timbri di controllo, non si nutre alcun dubbio sul loro impiego, conoscendone la provenienza e le modalità di produzione familiare del fornitore, mentre non si è ben capito il significato della quarta contestazione riferita alla indicazione del tipo di carne sulla bolla di fornitura.

La tipologia del reato contestato ai due dipendenti comunali, verso i quali l’Amministrazione Comunale ribadisce fiducia e vicinanza, appare, pertanto, totalmente priva di fondamento, in quanto, nella vicenda, alcun soggetto, né tantomeno gli stessi dipendenti, hanno posto in essere artifizi o raggiri, né hanno tratto o tentato di trarre un ingiusto profitto per sé o per altri. Non solo, è stato anche inutile insistere sul concetto che, nella fattispecie in esame, mancava la parte offesa, atteso che i due operatori, con distinte competenze gestionali, agivano in nome e per conto del Comune al quale appartengono.

Comunque, sarà l‘A.G. competente a valutare l’insussistenza di qualsivoglia intento di illiceità.

IL Sindaco di San Giorgio Morgeto Carlo Cleri

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