In manette otto pregiudicati: coltivavano la Cannabis in Campania per spacciarla in Sicilia e Lombardia

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La Guardia di finanza di Partinico (Palermo) ha arrestato 8 pregiudicati per associazione a delinquere. Coltivavano piantagioni di Cannabis in Campania per poi smerciare la droga in Sicilia e Lombardia. Secondo l’accusa a capo dell’organizzaizone si collocavano Vito e Nunzio Badalamenti, padre e figlio di 69 e 43 anni, di Partinico. Insieme a Rosario Salvia, 64 anni, si occupavano di smerciare la marijuana prodotta nel Napoletano da Vincenzo e Antonio Tufano, 66 e 35 anni. Salvatore Primavera, 43 anni, che ha precedenti per mafia, li aiutava per lo smercio in Sicilia e in provincia di Bergamo, a Monasterolo del Castello, la banda era appoggiata da Gerardo e Rosa Luca, padre e figlio di 66 e 35 anni. Un altro indagato e’ deceduto nel corso dell’attivita’ investigativa. I provvedimenti restrittivi nei confronti degli indagati sono stati emessi dal Gip di Palermo, su richiesta del procuratore aggiunto Teresa Principato e dei sostituti Sergio Barbiera e Claudia Bevilacqua.L’inchiesta è stata condotta anche dalla Dda di Napoli e le Procure di Nola e Bergamo. Le indagini presero il via nel 2007 dopo la scoperta a Palma Campana (Napoli), di una piantagione di cannabis in un terrendo di 14.000 metri quadri, nella disponibilita’ dei Tufano. Una seconda coltivazione era stata poi inviduata a Nola, in tre serre sempre dei Tufano. In seguito i Badalamenti hanno cominciato a coltivare in proprio la marijuana a Partinico e da qui la spedivano a Bergamo. Nell’ottobre del 2007 la Guardia di finanza aveva intercettato un carico di 11 chili e arrestato il corriere bergamasco Paolo Bianchi. Nelle intercettazioni telefoniche, gli indagati parlano di “agnelli” “insalata”, e “olio d’oliva” riferendosi secondo l’accusa alla droga.

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