Intanto, i manifesti elettorali abusivi cominciano a invadere indiscriminatamente ogni spazio: dagli impianti comunali alle mura dei palazzi storici. I Radicali, in particolare, puntano il dito contro l’assenza di controlli e di garanzie di pari opportunità.
La legge sulla campagna elettorale, «vieta ogni forma di affissione fuori dagli spazi del circuito elettorale e ogni forma di propaganda elettorale, luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sedi dei partiti». La sanzione, «va da 103 a 1032 euro (per ogni manifesto o ogni lato del gazebo) grazie alla depenalizzazione del reato che fino al 1993 era punito con l’arresto fino a sei mesi (un caso felice di depenalizzazione)». Ancora nessun incontro è avvenuto tra tutti i rappresentanti di queste liste, insieme ai vertici della Prefettura, del Comune, della polizia municipale, dei carabinieri e della guardia di Finanza, per sottoscrivere il rituale protocollo d’intesa che impegna a rispettare le leggi.
Tutti, tranne la lista Amnistia Giustizia Libertà, promossa dai Radicali,agiscono nella più plateale illegalità. Nelle prossime ore segnaleremo con denunce ed esposti a tutti i livelli le violazioni di legge e le omissioni da parte delle istituzioni.
Andrea Brancato e Saro Visicaro
candidati per la Lista Amnistia Giustizia Libertà