Occupanti Pinelli: “sgombero inaccettabile abuso, continueremo presidio all’esterno”

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I giovani occupanti del Teatro Pinelli, in seguito allo sgombero effettuato stamane da uno spiegamento imponente di forze dell’ordine, non pensano minimamente a mollare la presa e annunciano un presidio ad oltranza all’esterno del Teatro sotto i portici della biglietteria della Fiera.

L’iniziativa è stata annunciata oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa indetta dagli stessi occupanti, e svoltasi proprio sotto i portici della biglietteria della Fiera: “l’esperienza del Pinelli è stata temporaneamente e apparentemente conclusa. L’occupazione del Teatro in Fiera non finisce oggi; dopo quasi 2 mesi nel corso dei quali abbiamo ridato vita ad un luogo abbandonato all’incuria. Oggi dichiariamo che è stata sgomberata la creatività della gente.

“Lo sgombero è un atto di forza inaccettabile contro il nostro contributo, e quello di migliaia di persone che insieme a noi hanno voluto ridare un’anima a questo Teatro, non come gregari ma come attori protagonisti e cursori di spettacoli, concerti, dibattiti, seminari di approfondimento, ed iniziative culturali. Tutti questi due mesi di rinascita culturale sono stati ridotti a 10 denunce ed uno sgombero coatto. Dichiariamo fin da oggi che non è assolutamente pensabile che questa esperienza muoia col gesto di forza che abbiamo dovuto subire. Rivendichiamo la nostra esperienza, che ha ridato un luogo di cultura ai messinesi in barba al Teatro di macerie che abbiamo ereditato dalla classe dirigente di questa città. Continueremo a stazionare e protestare qui, di fronte la biglietteria dell’ingresso in Fiera, con un presidio ad oltranza.

I giovani del Pinelli ribadiscono di non voler assolutamente lasciare il Teatro in mano all’amministrazione dell’Autorità Portuale: “abbiamo ridato luce al Teatro dopo di 17 anni di incuria, di speculazioni e abbandono. Chiediamo che gli spazi come il Teatro in Fiera vengano curati dai cittadini, non ci accontentiamo dell’amministrazione dell’Autorità Portuale che pensa solo a speculare sull’utilizzo di questo plesso di importanza assoluta per tutta la cittadinanza”. Gli occupanti utilizzano “parole forti” e focalizzano la loro protesta sull’idea di ridare ai cittadini la possibilità di fruire liberamente nei luoghi di cultura di questa città; “siamo contro le occupazioni abusive, l’Autorità Portuale sta occupando abusivamente questa area, ed è per questo che abbiamo lottato per riprendercela in qualità di cittadini. L’ottusità la durezza di questo intervento dimostra che abbiamo colpito nel segno, siamo riusciti a restituire speranze e ed energia ad un luogo morto per 17 anni. Le istituzioni di questa città sono purtroppo spietate verso chi dissente, perchè temono la partecipazione e l’evoluzione culturale, mentre ci insegnano la cultura dell’obbedienza”.

La conferenza degli occupanti termina con l’intervento del giovane attivista e pacifista Claudio Risitano: “siamo indignati ed inquieti per essere stati cacciati con la forza, ma siamo sereni perchè coscienti che la riapertura del Teatro in Fiera ha ridato un’interesse oggettivamente inarrestabile. E’ l’interesse di chi sa di poter protestare e ribellarsi contro le ingiustizie che questa città denigrata e ferita è costretta a subire ogni giorno”.

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