”La mia non è un’accusa ma una difesa, la difesa dei palermitani con i soldi dei quali sono stati pagati certi soggetti”. E’ iniziata così la requisitoria del pm Laura Vaccaro nella quale sono stati chiesti quattro anni di reclusione per l’ex sindaco di Palermo Diego Cammarata, per abuso di ufficio e truffa. La vicenda che lo riguarda è quella che a settembre del 2009 venne portata a galla dalle telecamere di Striscia la Notizia. L’inviata Stefania Petyx scoprì che Cammarata era proprietario di una barca, ormeggiata nel molo del porticciolo dell’Acquasanta a Palermo, e che lo skipper e manutentore dell’imbarcazione era Franco Alioto, un operaio della società del Comune di Palermo, la Gesip, che svolgeva quel secondo lavoro durante l’orario di ufficio.
Per Alioto, imputato di truffa, il pm ha chiesto tre anni e sei mesi. ”Alioto – ha detto il pm – ha cercato di difendersi dicendo di andare al porticciolo di Villa Igiea a pranzo, ma le testimonianze dicono che era li’ ogni mattina. Cammarata sapeva, lui è stato l’artefice di questa situazione con un impiegato fantasma all’interno della Gesip. Non siamo di fronte a un lavoratore virtuoso ma virtuale”. La giornalista di Striscia, Stefania Petix, documentò anche che la barca dell’ex sindaco veniva dato a noleggio in nero.