Reggio, il racconto del pentito Mesiano: “Negli anni ’90 le cosche si interessarono di uranio impoverito”

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Questa mattina al processo Meta, il collaboratore di giustizia Carlo Mesiano ha raccontato di una cena a casa di Domenico Russo, personaggio della criminalita’ organizzata dell’area grecanica reggina, alla quale hanno partecipato un certo ”professore” di Catania (cosi’ lo chiamava Russo), il nipote di Nitto Santa Paola e soggetti noti alle cronache giudiziarie di Reggio Calabria come Teodoro Spano’, Paolo Attina’, Giovanni Tripodi e suo nipote Giovanni Tripodi. Il pentito ha raccontato che Domenico Russo e i due siciliani parlavano tra loro a bassa voce e dopo la cena fu lo stesso Russo, secondo quanto riportato dallo stesso Mesiano, a dirgli ”che stavano facendo questo traffico”. Si trattava di uranio impoverito ma ”io non ho mai creduto a quelle cifre, si parlava di duecento miliardi delle vecchie lire”, ha specificato il collaboratore, che ha iniziato il percorso di collaborazione con la giustizia nel 2007. Tale episodio si fa risalire alla fine degli anni ’90.

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