Una grandinata distrugge le colture di Amato, frazione di Taurianova

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Una grandinata, con chicchi grossi come biglie, si è abbattuta nei giorni scorsi su Amato, frazione di Taurianova, provocando ingenti danni alle colture in serra e in pieno campo. Il fenomeno atmosferico, come “la nuvoletta di Fantozzi” si è fermato giusto sopra la zona delle piantagioni e delle serre, ad occhio e croce circa un chilometro, distruggendo tutto quello che ha trovato e lasciando i coltivatori nella disperazione. Proprio tutti hanno subito danni e chiedono a gran voce un aiuto da parte delle Istituzioni. La principale produzione agricola del paese, si trova proprio nella zona interessata dalla grandine. I danni maggiori sono stati registrati alle piantagioni di kiwi, alla serra Aquinflor di Celeste Aquino e alle piantagioni di frutti di bosco (more, mirtilli e lamponi) di Giuseppina Caruso, Claudio Ascone, Federica Spinella e Sonia Ranuccio. Questi ultimi, da anni esportano i loro piccoli frutti al nord, essendo consorziati con la ditta “Sant’Orsola” di Trento. Una coltura fiorente che però, a causa dell’anomala ondata di maltempo, è andata tutta distrutta. «Nel periodo della produzione – hanno spiegato – abbiamo centinaia di operai che lavorano per noi, ma questa grandinata ci ha praticamente messo in ginocchio. Da anni subiamo danni di questo genere e non abbiamo mai ricevuto un solo euro da parte di chi di dovere. Abbiamo così deciso di rivolgerci al sindaco Domenico Romeo, che ci ha dato la sua disponibilità a sollecitare l‘assessore regionale Trematerra, per farci ottenere un piccolo aiuto da parte della Regione».

 

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