Come sottolineato da Pippo Di Guardo, sindacalista della CGIL, la rimodulazione ha interessato 54 sportelli in tutta la Sicilia e ben 27, ovvero l’esatto 50%, la provincia di Messina. Al coro per una richiesta di intervento si sono uniti, oltre a una delegazione di abitanti, Gisella Schillaci della CISL, gli esponenti della comunità francescana di Calvaruso e i consiglieri comunali sia di maggioranza che d’opposizione. Il sindaco Matteo De Marco ha ribadito, d’accordo con Di Guardo, che il servizio postale è innanzitutto un servizio sociale, non si può pretendere che gente anziana percorra chilometri per usufruirne e non può essere considerato solo dal punto di vista dei ricavi e dei vantaggi.
Pertanto il Comune di Villafranca, garantendo il comodato d’uso gratuito dei locali e un sostegno economico per le spese di gestione, ha richiesto fermamente la riapertura dell’ufficio, chiuso ormai dal 10 dicembre. La delibera si fa forte di un punto del verbale stilato in occasione di un incontro tra le parte avvenuto il 31 ottobre 2012, che recita:
Le parti si danno atto che, qualora intervengano formali e specifici impegni da parte di Enti locali, che garantiscano la sostenibilità economica dell’ufficio e favoriscano lo sviluppo e l’incremento del business di Poste Italiane, potranno essere riviste singole posizioni di cui al documento allegato 1
La delibera pertanto fa appello, oltre che a Poste Italiane, anche al Prefetto di Messina, Stefano Trotta, affinché intervenga per la riattivazione del servizio. Operazione necessaria per non far perdere di valore e quindi costringere all’abbandono un centro storico e, soprattutto, utile ai tanti anziani che abitano la frazione, altrimenti costretti a recarsi a Villafranca, cosa difficile per molti di loro, per ritirare la pensione.