Cosenza, fermato venticinquenne con l’accusa di tentata estorsione ai danni di una ditta siciliana

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Simone Ferrise, 25 anni, è stato fermato dai Carabinieri della compagnia di Rende a San Benedetto Ullano. Il provvedimento di fermo di indiziato di delitto è stato emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Il giovane è accusato di tentata estorsione con metodo mafioso di 6.000 euro. Un fatto che si sarebbe veirificato o tra febbraio e marzo a San Benedetto Ullano ai danni di una ditta, la “Amata Costruzioni s.r.l.”, con sede a Sant’Agata di Militello (Me), titolare di un appalto di 1.400.000 euro per la sistemazione di acque reflue. Le indagini hanno preso il via dalla denuncia dell’amministratore unico della ditta ai carabinieri di Rende. Pare che Ferrise avesse effettuato una prima richiesta estorsiva ad un geometra dipendente della ditta e successivamente allo stesso amministratore unico. Per la richiesta dei 6.000 euro, il giovane si era servito del metodo mafioso, dichiarandosi referente di zona della ‘ndrangheta cosentina e garantendo quindi la sicurezza dei cantieri contro danneggiamenti.

 

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