Riceviamo e pubblichiamo:
In questi giorni aumentano le polemiche sul rigassificatore in merito alla prossima votazione dell’Autorità Portuale prevista per mercoledì 20 marzo.
L’importante e pacifica manifestazione del 6 marzo scorso a Gioia Tauro che ha visto partecipare tantissimi giovani pronti a difendere il proprio territorio, è stata purtroppo da parte di alcuni oggetto di pericolose speculazioni a cui hanno dato seguito coloro i quali, ignari della verità dei fatti, hanno addirittura espresso una solidarietà di facciata al dott. Dattola.
Quella bella giornata a cui ha fatto seguito la protesta di due giorni fa a Roma dinanzi al Ministero dello sviluppo Economico, è segnale di un risveglio delle coscienze che non può essere né sminuito né marginalizzato, perché finalmente i cittadini vogliono decidere del proprio futuro, vogliono essere protagonisti delle scelte che ricadono sul proprio territorio.
In vista della riunione 20 marzo, sarebbe importante se il Presidente della città degli Ulivi convocasse per martedì mattina una riunione straordinaria dei sindaci della Piana di Gioia Tauro per stilare un documento politico da inviare ai Presidenti di Provincia e Regione in modo che siano messi di fronte alle proprie responsabilità anche istituzionali, in quanto sono i principali rappresentanti dei cittadini che purtroppo non sono stati consultati prima che venisse assunta qualunque tipo di decisione.
Raffa e Scopelliti devono rispondere ai cittadini e non ai dirigenti della LNG Medgas ed ad oggi sono troppi i dubbi che circondano il progetto del rigassificatore, dai motivi di sicurezza, alle compensazioni, a quelli occupazionali per finire a quelli delle attività dello scalo.
Inutile prendersi in giro. Alla scorsa riunione dell’Autorità Portuale non si è votato non per ragioni di ordine pubblico ma perché non lo si è voluto fare e i cittadini hanno il diritto di conoscere le reali motivazioni che stanno alla base di quel rinvio.
Provincia e Regione hanno un ruolo decisivo in questa vicenda e mentre si conosce almeno parte della posizione della Provincia,, vorremmo sapere quale è quella ufficiale della Regione, preso atto che la vicepresidente Stasi non sembra completamente convinta della bontà del progetto.
Per queste ragioni, mercoledì 20 saremo nuovamente a Gioia Tauro a protestare in maniera civile e pacifica sino a quando non si capirà che la Piana non è territorio di conquista per alcuno ma una fetta importante della Calabria che vuole essere decisiva e protagonista del futuro proprio e dell’intera regione.
Giuseppe Longo
capogruppo alla Provincia per il PRC