Messina, abolizione Province: Nanni Ricevuto potrebbe essere l’ultimo dei Presidenti

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Il 6 marzo è stato ufficialmente pubblicato il decreto relativo all’abolizione delle Province. Il decreto, già approvato dalla giunta regionale, sarà successivamente discussa all’Ars e probabilmente, a dispetto di quanto si sia detto in questi ultimi giorni, la sua effettiva entrata in vigore potrebbe ritardare di qualche settimana. Per quanto riguarda l’area dello stretto, a Messina erano già in corso d’opera i preparativi della nuova campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio Provinciale che espleterà gli ultimi due mesi di mandato.

Consorzi Comunali I liberi Consorzi Comunali, ovvero quegli enti intermedi previsti dallo statuto siciliano e rispolverati nel decreto approvato dalla giunta regionale, sostituiranno le attuali Province Regionali e avranno competenze in materia di pianificazione territoriale, servizi sociali e culturali, sviluppo economici ed organizzazione del territorio e tutela dell’ambiente. I Consorzi opereranno attraverso il personale già in servizio presso le soppresse Province regionali, ed il personale conserverà il trattamento economico pregresso. Per un anno dall’istituzione dei liberi consorzi non si potrà procedere ad assunzioni di alcun titolo. L’assemblea dei liberi consorzi sarà composta da tutti i sindaci dei comuni che costituiscono il consorzio.

L’ultimo Presidente Nanni Ricevuto potrebbe essere l’ultimo Presidente della Provincia. Nei giorni scorsi Ricevuto ha commentato l’evolversi della vicenda confermando l’inutilità degli enti Provincia (così come sono) soprattutto se legati al continuo taglio di finanziamenti che non ha permesso la realizzazione di numerosi interventi sul territorio. Il presidente della provincia di Messina però ritiene affrettata la decisione di abolirle del tutto quando invece potrebbero essere prese in considerazioni delle soluzioni intermedie volte a migliorare l’efficacia degli enti, badando anche al tema tanto discusso degli “sprechi”. “Si poteva procedere ad una rimodulazione e riorganizzazione di competenze piuttosto che sopprimere totalmente gli enti – spiega Ricevutodeterminati servizi dovranno essere resi lo stesso; manutenzione delle strade, edilizia scolastica, gestione del patrimonio immobiliare”. Inoltre il pensiero di Ricevuto va a quei dipendenti dell’ente “che non possono certo essere né soppressi né cancellati con un colpo di spugna”. Il Presidente della Provincia di Messina appare dubbioso sull’effettiva validità della proposta discussa a Palermo, e non crede che basterà la creazione di Liberi consorzi di Comuni ad abbattere i costi.

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