Messina, Accorinti: “negare il Salone della Bandiere è un atto gravissimo e antidemocratico”

StrettoWeb

Riceviamo e Pubblichiamo.

“[…] questa amministrazione dispone la non concessione del Salone delle Bandiere non potendo garantire adeguato servizio di ordine pubblico”.

Recita così la risposta che ho ricevuto per iscritto dal commissario straordinario del Comune, dott. Luigi Croce, alla mia richiesta di utilizzare il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca per un incontro. Addirittura sembrerebbe che da un paio di settimane l’amministrazione retta temporaneamente dal dott. Croce abbia disposto ciò rifiutando ogni incontro di carattere ‘politico’ con l’approssimarsi dell’appuntamento elettorale di fine maggio. Una decisione negativa gravissima, antidemocratica, senza precedenti e assolutamente priva di fondamento.

Il Salone delle Bandiere è la casa di tutti i cittadini, da sempre concesso gratuitamente (giustamente) per conferenze e/o dibattiti di qualsiasi contesto – politico, sociale, culturale, sportivo -, negare il suo utilizzo è una decisione abnorme e profondamente ingiusta. Utilizzo che, del resto, non ci è stato mai negato, né gli anni precedenti, né in occasione di questa splendida avventura tra la cittadinanza in vista delle prossime amministrative, dal giorno dell’ufficializzazione della candidatura a sindaco sino ai recenti incontri programmatici per la nostra piattaforma elettorale.

Vengono addotti fantomatici problemi di possibile ‘ordine pubblico’ e soltanto per gli appuntamenti ‘politici’; come mai questa eventualità compare soltanto adesso? Non è mai successo nulla durante le nostre conferenze, non è mai successo nulla in tutti questi anni durante ogni singolo evento politico ospitato prima di una tornata elettorale! Addirittura l’amministrazione comunale, secondo prassi, è sempre esentata da chi richiede l’utilizzo del Salone delle Bandiere: il richiedente deve infatti firmare un’apposita dichiarazione di piena responsabilità civile per eventuali danni a persone o cose. Per non parlare di come vi sia all’interno del Palazzo comunale un presidio 24 ore su 24 della Polizia Municipale!

La gravità della situazione è così palese che quasi non riesco a credere di dover scrivere questa nota: questa incomprensibile scelta penalizza non solo noi e gli altri movimenti che si son visti o negati la concessione ma anche e soprattutto i cittadini di Messina. Ecco perché non escludiamo delle pacifiche azioni di protesta contro tale scellerata decisione. Spero vivamente che il dott. Croce torni sulla sua decisione e non confermi questo provvedimento assolutamente antidemocratico che certamente non fa onore alla sua persona, al suo ruolo e alla sua carriera.

L’ufficio stampa

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