Muos di Niscemi: non potrà essere installato senza i risultati degli studi sull’impatto per la salute pubblica e sull’ ambiente

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 muos‘Abbiamo concordato a Palazzo Chigi col premier Monti e con i ministri che il Muos non potra’ essere installato prima dei risultati degli studi che saranno effettuati sull’impatto per la salute pubblica e sull’ ambiente”. Lo afferma il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo riunione tenuta oggi a Roma tra il Governo e la Regione Siciliana. L’annuncio del governatore e’ stato accolto con un applauso dai componenti della direzione dei democratici. Così sarà un organismo tecnico indipendente a valutare l’impatto sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni interessate del Muos di Niscemi. Alla riunione erano presenti per il governo il presidente del Consiglio Mario Monti, il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola, il ministro della Salute Renato Balduzzi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricala’, e per i ministeri dell’Ambiente e degli Esteri i sottosegretari Tullio Fanelli e Staffan de Mistura e per la Regione Siciliana il presidente Rosario Crocetta, l’assessore all’Ambiente Mariella Lo Bello e quella alla Salute Lucia Borsellino. I partecipanti hanno deciso di affrontare il problema secondo tre linee d’azione, secondo quanto spiega una nota di Palazzo Chigi: ”affidare ad un organismo tecnico indipendente (Istituto Superiore della Sanita’ o altro istituto dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ – eventualmente in raccordo con l’Ispra) uno studio approfondito e in tempi brevi di valutazione dell’impatto sull’ambiente e sulla salute delle popolazioni interessate delle emissioni elettromagnetiche anche in caso di utilizzo alla massima potenzialita’ degli impianti, senza oneri per la Regione Siciliana”. Con la precisazione, da parte di palazzo Chgi, che ‘‘l’installazione delle parabole non avverra’ prima che siano disponibili i risultati di tale studio”. In secondo luogo, si e’ deciso di ‘‘introdurre strumenti che consentano il monitoraggio continuo verificabile anche da parte del sistema pubblico per il rispetto dei limiti delle emissioni previsti dalla legge”. Quindi, di ”verificare l’attuazione delle misure di compensazione previste nel Protocollo d’intesa in favore del territorio e della popolazione locale”.Ovviamente – conclude la nota – e’ stato confermato l’impegno ad assicurare il rispetto della legalita’ per garantire il regolare accesso del personale in servizio presso la base Nato di Sigonella, secondo quanto previsto dagli accordi internazionali”.

 

 

 

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