Dalle indagini e’ emerso anche il coinvolgimento di un rappresentante delle istituzioni che aveva contatti con la cosca ed e’ per questo motivo che la Dda ha deciso di accelerare le indagini, con l’emissione dei provvedimenti di fermo. Per evidenziare l’arroganza mafiosa della cosca gli inquirenti hanno riferito un particolare avvenuto nel carcere di Castrovillari, dove e’ detenuta Aurora Spano’. La donna aveva imposto ad alcune detenute di pulirle la cella e di soddisfare ogni suoi desiderio. Quando una delle detenute si e’ ribellata il marito di quest’ultima e’ stato aggredito e picchiato dagli uomini della cosca Bellocco. Nell’ambito dell’inchiesta e’ stato poi accertato anche un caso di usura. Le indagini hanno ricevuto un fondamentale contributo dalle dichiarazioni di Concetta Cacciola, la testimone di giustizia che si suicidata nell’agosto del 2011.
Ndrangheta, una “talpa” informava la cosca Bellocco sulle indagini
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