Palermo, la marcia dei disoccupati: manifestazione regionale promossa dalla Fillea Cgil e dai Comitati dei disoccupati edili siciliani

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 “In marcia per il lavoro”: così recita lo slogan della manifestazione regionale di stamane promossa dalla Fillea Cgil e dai Comitati dei disoccupati edili siciliani a Palermo. Si tratta di un nuovo movimento che in poco tempo ha riunito centinaia di disoccupati e lavoratori dell’edilizia, organizzati in oltre trenta comitati cittadini, accomunati dalla proposta di aprire una “vertenza-lavoro”. Sono accorsi a Palermo circa duemila tra disoccupati e lavoratori, 15 pullmann si sono mobilitati dalle province siciliane verso la sede della Regione, per parlare della crisi che sta investendo la Sicilia. Sono infatti 95.000 i posti di lavoro persi in questi quattro anni, 54.000 dei quali sono solo nelle costruzioni. Vediamo gli altri dati: gli appalti sono scesi in numero (-60%) e in importi (-40%); le ore lavorate sono crollate del 30% e la massa salariale del 40%, 500 le imprese fallite. Il segretario regionale Fillea Franco Tarantino spiega: “E’ a Peppe Burgarella che abbiamo pensato nell’organizzare questa marcia”. Burgarella, iscritto e dirigente della Fillea di Trapani, nel mese di febbraio si è tolto la vita. In soli due mesi, i comitati hanno dato vita a numerose manifestazioni. Da annoverare gli “scioperi al contrario”, dove disoccupati edili armati di attrezzi da lavoro e protezioni antinfortunistiche hanno pulito le pareti dei bagni comunali o sistemato il muretto pericolante di una scuola.  “Dalla Sicilia prende il via una mobilitazione generale dei disoccupati e dei lavoratori edili che presto attraversera’ lo stretto di Messina per estendersi alle altre regioni con iniziative, scioperi al contrario, campagne di informazione, marce e flash mob“, annuncia da Torino Walter Schiavella, segretario generale degli edili Cgil, che propone “un Piano del lavoro in grado di coniugare il bisogno di far ripartire il settore e di far crescere il lavoro con la scelta della prevenzione: riassetto idrogeologico, riqualificazione del patrimonio archeologico, architettonico e ambientale, riassetto urbano, efficienza energetica, energie rinnovabili, prevenzione sismica, infrastrutture materiali”.

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