Un percorso lungo ed importante quello avviato da una Azienda che per vocazione ha sempre rispecchiato l’evolversi dei costumi e delle consuetudini che caratterizzano il sistema Paese.
In tutta Italia i direttori donna di Poste Italiane sono attualmente il 59% e circa la metà (47%) del personale con funzione di quadro risulta essere donna; di queste il 56% ha meno di cinquant’anni, contro una media maschile del 44%.
Questi i numeri che fanno di Poste Italiane una delle realtà con la più alta percentuale femminile in Italia, non solo in termini di occupazione ma anche di ruolo dirigenziale.
Sono donne il direttore della Comunicazione Esterna, dell’Internal Audit, degli Affari Istituzionali, la responsabile del settore Filatelia e l’amministatore delegato di PosteVita, la compagnia assicurativa di Poste Italiane. A questo dato va aggiunto che il 34% delle 132 Filiali (strutture responsabili della gestione degli uffici postali di un territorio) è guidato da donne.
In Calabria tre delle sei Filiali sono affidate alla conduzione di una donna: a Reggio Calabria, Carolina Picciocchi; a Vibo, Caterina Giordano; a Crotone, Eugenia Mazzullo.
Per quanto riguarda le direttrici di ufficio postale la percentuale di donne presenti è del 59%, con un’ottima percentuale al femminile nel Nord e Centro Italia: Emilia Romagna (80%), Valle D’Aosta (75%), Piemonte (76%), Friuli Venezia Giulia (71%), Liguria (68%), Toscana (68%), Trentino Alto Adige (65%) e Umbria (68%), Marche (65%), Veneto (63%) e Lombardia (62%). Al Centro-Sud e nelIe isole il numero di donne direttore supera la meta’ in Sardegna (52%), nel Molise (57%) e in Abruzzo (55%). Significativo anche in Lazio (51%), Basilicata (44%) e Calabria (43%). Diventa più bassa la percentuale in Campania (39%), Puglia (31%) e Sicilia (34%). Rilevante la presenza femminile anche ai vertici aziendali.
Infine, per quanto riguarda i servizi postali, su 39 mila addetti al recapito le portalettere donne sono circa 17mila, poco meno della metà.