Rigassificatore San Ferdinando, la cronaca e le foto della giornata

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Il comitato portuale dà il via libera alla concessione demaniale utile per la costruzione del rigassificatore. Questo è quanto deciso dall’autorità dopo un intensa giornata di proteste, mobilitazioni e trattative.

Intorno alle 8:30 l’arrivo dei primi manifestanti. Subito una sorpresa: l’accesso all’autorità portuale bloccata dalle forze dell’ordine, “per evitare quanto successo il 6 Marzo” dicono. Iniziano le prime trattative: esponenti del movimento “No Rogassificatore” esibiscono ai responsabili dell’ordine pubblico l’autorizzazione della questura a manifestare dentro l’autorità portuale. Momenti di tensioni tra i manifestanti e forze dell’ordine. Un manifestante al megafono dice: “oggi è stata violata la costituzione, non è possibile che ciò accada. E’ una vergogna”.

Intanto arrivano i primi membri dell’auturità portuale: Modaffari, sindaco di San Ferdinando e Renato Bellofiore, sindaco di Gioia Tauro, Barone, sindaco di Palmi che ribadiscono il loro “no” alla concessione demaniale. Nel frattempo all’interno dell’autorità portuale è iniziato il Comitato Portuale, i membri che non sono passati dal varco presidiato dai manifestanti hanno utilizzato un altro punto di accesso (per permettere il loro passaggio è stato smontato un pezzo di cancello di sicurezza ed è stata utilizzata una scaletta, guardare la foto)

Dopo il fallimento delle trattative, in un assemblea improvvisata, il comitato “alla luce della violazione della democrazia” decide di partire in corteo verso Gioia Tauro, bloccando la statale 18, per circa mezz’ora, dirigendosi, poi verso la centrale Piazza Matteotti, rallentando il traffico nel centro di Gioia. Durante il corteo, cori contro la Lng, costruttrice dell’opera, inni a favore della terra di Calabria.

Intanto, all’interno del comitato i tre sindaci si stanno battendo per il rinvio. Bellofiore, Barone e Madafferi sono però in netta minoranza. Alle 13:50 la notizia: è stata approvata la concessione demaniale. Gli unici a votare contro sono stati i sindaci di Gioia e Palmi e i rappresenti del Sul. Madafferi ha lasciato il tavolo prima della votazione visibilmente contrariato dal mancato rinvio.

I manifestanti, di ritorno da Gioia Tauro, appresa la notizia dicono in coro “non ci arrendiamo, siamo dalla parte della regione. Organizzeremo una grande assemblea, sabato alle 18 a San Ferdinando, per decidere le mosse future. La nostra terra la difenderemo sino all’ultimo goccia di sudore”

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