Rigassificatore San Ferdinando, la posizione del sindacato Sul

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Riceviamo e pubblichiamo:

La posizione di merito non può che essere negativa specie se ci limitiamo solo a pensare ai possibili eventi catastrofici che si potrebbero verificare in caso di incidenti di una certa importanza all’impianto o in caso di eventi provocati ( vedi un possibile attacco terroristico). Proprio per queste ragioni e per l’importanza che il Rigassificatore rappresenta per la Nazione e non solo per la Calabria e per la Piana, qualora si dovesse ritenere indispensabile la realizzazione, diventa irrinunciabile otre che doveroso che la stessa LNG e gli Enti Locali (Regione, Provincia, Autorità Portuale, Comuni interessati e Comuni della Piana) stipulino un vero e proprio “contratto” che preveda tre punti chiari ed esigibili da parte dei cittadini calabresi. Al primo posto pensiamo debba essere messa la sicurezza dell’impianto, del territorio e dei cittadini; al secondo la tutela delle aziende e dei lavoratori operanti nell’area; al terzo il beneficio materiale/economico a favore dei cittadini e del territorio. Contrattualizzare questi tre punti, prima ancora che l’Autorità Portuale si pronunci il 6 marzo p.v., diventa per il SUL un momento di sintesi importante che di fatto scalzerebbe ogni minimo dubbio sulle vere intenzioni di LNG e di tutti gli altri attori interessati. Non vorremmo, infatti, trovarci davanti al fatto compiuto come è successo in passato dove abbiamo registrato investimenti che sono serviti solo a gonfiare le tasche delle aziende e penalizzato il territorio. In estrema sintesi bisogna intervenire a : 1) rimodulare l’atto di concessione nella parte in cui prevede risarcimenti e penali a favore della società LNG in caso di revoca della concessione; 2) prevedere che il parere definitivo alla realizzazione del progetto debba essere espresso dall’Autorità Portuale e dagli Enti preposti del territorio (Regione, Provincia e Comuni) dopo aver espletato tutte le forme democratiche di consultazione dei cittadini; 3) prevedere organi di controllo cittadini con la partecipazione delle Parti Sociali; 4) prevedere la costruzione di un depuratore delle acque residue per eliminare anche il minino rischio di inquinamento; 5) prevedere un impianto di riscaldamento delle acque residue che dovranno essere scaricate in mare alla temperature naturale per tutelare l’ambiente marino; 6) prevedere il risarcimento delle aziende operanti nel porto nei casi in cui si dovessero verificare impedimenti alle attività da addebitare alla LNG; 7) prevedere l’assunzione da parte di LNG di tutti gli oneri riguardanti i lavoratori occupati nell’area nei casi in cui le criticità sono da attribuire all’attività di LNG; 8) prevedere la costruzione del POLO del FREDDO (capannoni e impianti), per la parte non finanziata a carico di LNG; 9) gestione del del Freddo> da parte di LNG con la partecipazione delle Associazioni delle categorie Agroalimentari e gli altri attori interessati (Istituzioni, parti sociali e associazioni); 10) prevedere, per tutta la durata della concessione, la gratuità del GNL per tutte le strutture di scopo sociale (scuole, asili e ospedali) della Calabria e per tutte le famiglie dei Comuni della Piana. I ritardi che si stanno registrando su questi aspetti, sicuramente non aiutano ne i nostri rappresentanti nel Comitato Portuale ne tanto meno gli altri rappresentanti visto che non siamo abituati a dare mandati in bianco.

SINDACATO UNITARIO LAVORATORI COMPARTO TRASPORTI COORDINAMENTO PORTUALI GIOIA TAURO

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