Rigassificatore San Ferdinando, le associazioni per il No: “i sindaci ci dicano da che parte stanno”

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 L’incontro con i cronisti, nella sala consiliare del Comune di San Ferdinando, da parte del coordinamento delle associazione che dicono “No” al rigassificatore della Piana di Gioia Tauro, è stato un momento di incontro fondamentale alla luce delle prossime scadenze.

La prima è l’incontro, del 4 Aprile prossimo, presso il consiglio regionale della Calabria, dei sindaci di Rosarno, Gioia Tauro, San Ferdinando (Tripodi, Bellofiore, Madaffari, del presidente dell’assoziazione “Città degli Ulivi” (Olivieri, che raggruppa i 33 sindaci della Piana i Gioia Tauro) con la commissione Bilancio, presieduta da Candeloro Imbalzano ed i tecnici della Lng-Medgas (costruttrice dell’opera).

Giuseppe Chiodo, uno dei punti di riferimento del coordinamento del “No”, dice ” i sindaci si sono espressi per il No all’opera sia pubblicamente, sia con documenti ufficiali e sia votando No al comitato portuale. Pensiamo- continua Chiodo- che la loro coerenza li deve portare a non partecipare ad un incontro che sarà incentrato sulle compensazioni monetarie che la società deve pagare a favore del territorio”. “In caso andassero all’incontro – conclude Chiodo- i sindaci si metterebbero in una posizione ambigua, in contrasto con le istanze di un territorio che non vuole il rigassificatore”.

Intervento anche di Laura Cirella, la quale ha presentato una mozione parlamentare presentata da alcuni deputati di Pd e SeL chiedendo “il congelamento delle procedure in corso a Gioia Tauro e Trieste”.

Sulla manifestazione del 20 marzo, giorno in cui il comitato portuale ha detto Si alla concessione demaniale alla Lng, il Coordinamento ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. “E’ stato violato l’articolo 27 della Costituzione – ha Antonino Celi, altro rappresentante del No -la nostra manifestazione era stata autorizzata, ma noi non l’abbiamo potuta tenere perché ci hanno tenuti lontani dalla sede del Comitato: non abbiamo potuto esercitare il nostro diritto al dissenso”.

Inoltre Celi ha criticato i grillini del M5S “fanno di testa loro, senza discuterne con il movimento”. Punzecchiato, Interviene Gaetano Rosarno, esponente dei grillini, dicendo “i nostri parlamentari sono a completa disposizione, per qualunque iniziativa volta a boicottare l’opera. Evitiamo incomprensioni”.

Interviene Mimmo Macri, rappresentante del sindacato Sul, che ha votato No al comitato portuale, raccontando un particolare “il servizio d’ordine è stato attento a far entrare da un ingresso secondario e lontano dalla folla, solo coloro che erano lì per votare Si, mentre chi come me ha votato No, per evitare che avvisasse i manifestanti dell’aggiramento, è stato fatto entrare dall’ingresso bloccato dai manifestanti”.

L’obiettivo del coordinamento delle associazioni per il No è quello di far diventare la mobilitazione contro il rigassificatore di Gioia Tauro una vertenza nazionale, collegandola alle lotte “storiche” della nostra penisola come la Tav, il Ponte.

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