Sicilia, presidente Crocetta su province: “Se ne occupi l’Ars. Ci dicano loro cosa vogliono farne”

StrettoWeb

crocetta ai microfoniLa vicenda delle province e’ diventato un gioco surreale. Quando abbiamo dichiarato che le elezioni si dovevano svolgere ad aprile il mondo politico e’ insorto. Quando ho deciso di spostarle a fine maggio, ci sono state altre lamentele e a quel punto tutti ci hanno chiesto di rinviarle. Ma nei loro partiti ci sono state contestazioni interne. Ovviamente diventa tutto colpa del Governo che ha irnviato le elezioni su loro richiesta“. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta riferendosi alle polemiche sorte in questi giorni sulla riforma delle province e la data del voto. “Io so soltanto che c’e’ un problema di spending review da affrontare – spiega ancora Crocetta – Le province, ad esempio, non si devono occupare piu’ delle scuole”. “La proposta del Governo era semplice, che e’ quella di dare alle province una rappresentanza dei comuni come organismi di secondo grado – dice ancora il presidente della Regione – togliere una macchina burocratica mangiasoldi e fare diventare le province liberi consorzi”. “Non si attribuisc apiu’ al Governo alcuna responsabilita’ – chiosa – se ne occupi l’Ars. Ci dicano loro cosa vogliono fare con le province“.

Ieri il Presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone (Udc) aveva annunciato che il 6 marzo si tornera’ in aula “e se non sara’ trovato un accordo sara’ cura della Presidenza individuare il teso base su cui lavorare“.”Sulla riforma delle province – dice Crocetta – presenteremo entro mercoledi’ prossimo un atto di indirizzo che si propone di raggiungere una sintesi dei gruppi parlamentari”. All’Ars non c’e’ intesa sulla riforma delle province e il voto delle provinciali. Sono 9 i testi presentati in Commissione, a partire dai grillini che chiedono l’eliminazione delle province.  “Chiederemo al Presidente dell’Assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone di ritardare di portare in aula la riforma delle province, perche’ noi dobbiamo avere il tempo di presentare un atto di indirizzo che possa trovare una sintesi“.  “Le Province non le posso mica abolire io. Quando avro’ tutti i poteri come Grillo, lo faro’. La nostra proposta politica cerca di ascoltare le diverse proposte politiche” conclude Crocetta.

 

 

Condividi