Barcellona Pozzo di Gotto, le imprese danno gli ultimi dieci giorni all’Amministrazione, dopo non si escludono proteste eclatanti

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Immagine 0000La linea dell’Amministrazione comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, alla luce anche della protesta di questa mattina dell’imprenditore calabrese Francesco Calabrese, incatenatosi davanti la porta d’ingresso del Comune perché vanta un credito di 190 mila euro, per dei lavori effettuati nei giorni successivi all’alluvione del novembre 2011, è chiara e unitaria, ma soprattutto si muove verso un duplice obiettivo: dare una decisa accelerata alla questione dello sblocco dei pagamenti alle imprese per i lavori svolti durante l’alluvione e porre un freno al crollo del sistema economico delle stesse. Cosi il sindaco Maria Teresa Collica e l’Assessore David Bongiovanni, durante un’incontro avuto nell’antisala consiliare con i rappresentati di alcune ditte creditrici, hanno espresso il proprio parere sulla spinosa questione, assicurando il massimo impegno da parte dell’Amministrazione.  “Entro dieci giorni a partire da oggi – dichiarano i membri dell’Amministrazione – inoltreremo tutte le domande alla Protezione Civile. Le documentazioni saranno mandate a gruppi di 10-15, cosi da non sbagliare e avere sempre un quadro chiaro della situazione. Assicuriamo la nostra piena disponibilità affinché questa situazione possa sbloccarsi definitivamente. Un po’ meno cauta la posizione delle varie imprese, che hanno dato dieci giorni di tempo all’Amministrazione, dopo sarà agitazione totale. “Diamo dieci giorni di tempo – dichiarano alcuni rappresentati delle imprese creditrici – dopo, con nostro profondo dispiacere, siamo costretti a fare delle proteste eclatanti. Siamo stanchi di ricevere solo promesse, siamo stanchi di non poter più garantire un futuro alle nostre aziende, adesso siamo disposti a bloccare l’intera città. Alla riunione, causa motivi di salute, era assente il Responsabile Unico del Procedimento, dott.re Salvatore Torre.

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