Messina, amministrative: prevale la confusione nel centrosinistra, primarie si, primarie no..

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L’ultima visita a Messina di Rosario Crocetta è servita per far saltare i piani del centrosinistra. Ieri il Presidente della regione Sicilia era in città per assistere ai funerali dell’onorevole Totò D’Alia, nel corso della sua permanenza ha dichiarato di aver deciso (a sorpresa!?) di candidare direttamente la prescelta Giusi Furnari alle amministrative di giugno bypassando lo strumento della primarie che tanto stanno a cuore al “vecchio” Pd nostrano.

Peccato che la macchina delle primarie è già in moto da diverse settimane, e si era già “ingolfata” al momento dello slittamento della data di una settimana. Gli esponenti del movimento del Megafono, i Dr e l’Udc sembra proprio che queste primarie non le abbiano mai volute. Di sicuro Crocetta ha espresso tardivamente la sua idea, e adesso, se lo spostamento della data dal 7 al 14 di aprile poteva far “pensare” ad una frattura all’interno della coalizione di centrosinistra messinese, oggi ne abbiamo la certezza.

Dunque si profila una frattura che potrebbe provocare una perdita ingente di voti consegnandoli inevitabilmente al candidato (non ancora ufficializzato) del centrodestra o al candidato grillino. Il Presidente Crocetta ha così espresso ciò che probabilmente voleva da tempo, ovvero imporre il suo candidato, mentre Quero, Grioli, Ramires, Fragale e Calabrò sono già in piena campagna elettorale. Mancano solo undici giorni alla data in cui i cittadini dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) esprimere la loro preferenza, ma data la situazione, l’unica certezza è la confusione che regna tra la coalizione di sinistra, che ancora una volta non riesce ad essere compatta.

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