“Non è così – ha esordito Daniele Romeo – c’è una lettera firmata dal Presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italia) Calabria e indirizzata al consigliere Chiappetta dove si valuta positivamente la modifica alla Legge. Ciò – ha aggiunto Romeo – è molto significativo: in un momento in cui gli Enti Locali non hanno risorse, questa modifica permetterà alle Amministrazioni calabresi di attingere ad ulteriori somme qualora vendano il patrimonio a disposizione”.
Ma la vera “carta scottante” gli esponenti del centrodestra la riservano sul tema della sanità. “E’ un momento in cui la Giunta Regionale sto ottenendo risultati importanti ed incoraggianti – ha spiegato Oreste Romeo– ed il Tavolo Massici ha riconosciuto al Commissario Scopelliti i passi in avanti compiuti in questi due anni nell’ottica del piano di rientro dal debito ereditato e nella razionalizzazione della spesa e dei servizi. Eppure, – ha continuato Oreste Romeo– assistiamo alle continue polemiche del solito Naccari in qualità di “ripescato” in Consiglio regionale: non vorremo che l’attenzione spasmodica di Naccari verso la sanità sia spinta da interessi personali e non della collettività”.
“Naccari Carlizzi ha presentato un’interrogazione al Presidente Scopelliti sulla nomina della Squillacioti a Direttore dell’Asp di Reggio, sarà un caso ma questa interrogazione arriva pochi giorni dopo che la stessa dott.ssa Squillacioti ha firmato la delibera di recesso da Palazzo Tibi: andando a guardare bene nei contratti e nelle schede catastali – hanno tuonato i coordinatori del centro destra- risultano affitti pagati dall’Asp proprio a Demetrio Naccari Carlizzi ed anche ad altri parenti dello stesso, per un importo vicino al 1.400.000 (UN MILIONE E QUATTROCENTOMILA EURO) CHE L’Asp ha pagato alla famiglia Naccari in tredici anni, anche durante gli anni della sua attività di assessore regionale“.
“Non c’è nessun crimine – spiegano con onestà intellettuale gli esponenti del centrodestra – ma è anche vero che tutto questo sembra stridere con le lezioni di moralità che ci vengono fatte giornalmente”.
L’ importo totale “che l’Asp andrà a risparmiare, eliminando i fitti di palazzo Tibi è di quasi 700 mila euro l’anno”, potenziando adesso i locali di sua proprietà in via Willermin.
“Scorrendo queste cifre – ha concluso Daniele Romeo – sono ancora più convinto che l’operazione di acquisto del “Girasole” che l’Asp stava portando a compimento, sarebbe stata ottima in termini di ammortizzazione dei costi e dei servizi: purtroppo, quando tutto stava per concludersi, cause di forza maggiore ne hanno bloccato l’iter”.
Reggio, dura reazione del centro/destra alle parole di Naccari Carlizzi: “l’Asp gli pagava l’affitto”
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