Aeroporto dello Stretto, Ryanair arriva davvero? Scopelliti e Porcino incontrano a Londra i vertici della compagnia low-cost

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aereo ryanair

All’orizzonte s’intravede uno spiraglio di luce per l’aeroporto “Tito Minniti” di Reggio Calabria; dopo i problemi finanziari, le tratte che vengono costantemente ridotte e il monopolio di Alitalia, qualcosa sembra muoversi.

In queste ore il Governatore della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e il Presidente del Cda della Sogas (società di gestione dell’Aeroporto dello Stretto, partecipata dalla Province di Reggio e Messina, dal Comune di Rc, Regione Calabria e Camera di Commercio di Reggio Calabria ndr), Carlo Porcino, si trovano a Londra per incontrare i vertici della compagnia aerea low-cost Ryanair al fine di portare i caratteristici aerei gialli e blu sulla pista dello Stretto.

Sarebbe una grande conquista soprattutto per le decine di migliaia di utenti, che ogni giorno devono recarsi fino a Roma o a Catania per volare con la compagnia irlandese a prezzi vantaggiosissimi; chi non sarebbe entusiasta di volare in una delle destinazioni, di cui si sta discutendo in queste ore, ossia Bologna, Pisa e Torino a pochi euro? E se si riuscisse addirittura a fare una tratta Reggio Calabria-Berlino?

Scommettiamo, stavolta centinaia di euro, che gli aerei sarebbero sempre pieni?

Ma freniamo l’entusiasmo perché tante volte si è parlato del rilancio del “Tito Minniti” e tante volte siamo rimasti delusi; ci sono prima i soliti problemi burocratici da risolvere durante l’assemblea convocata dal Cda della Sogas.

aeroporto dello strettoSul tavolo si discuterà della privatizzazione, che consentirà di mettere sul mercato almeno il 51% delle azioni e, dunque, nuovi acquirenti potrebbero essere così incentivati ad investire su uno dei 31 aeroporti di interesse nazionale italiani; ma ciò richiederà una situazione finanziaria ineccepibile, insomma i conti della Sogas dovranno essere “in ordine” e soprattutto si dovrà ottenere dall’ Enac la concessione ventennale, che si dovrebbe avere già dal prossimo consiglio di amministrazione dell’ente nazionale dell’aviazione civile.

Ma sappiamo che il vero problema cui la Sogas ha dovuto far fronte in questi anni è quello economico; debiti, costi elevatissimi per i dipendenti non hanno mai permesso il lancio dell’Aeroporto dello Stretto e, dunque, è tempo di riscuotere i crediti soprattutto da quei soci morosi come la Provincia di Messina.  Proprio all’ente peloritano è stato notificato un decreto ingiuntivo di 400.000 euro, somma importante in un momento di ristrutturazione per una società di capitali.

Speriamo, dunque, nei prossimi giorni di poter scrivere di un accordo fatto con Ryanair e finalmente della “rinascita”della Sogas.

Di una cosa, però, possiamo tranquillizzare i vertici della compagnia aerea; a Reggio i voli sono sempre pieni, nonostante si continui a sostenere che le tratte per/da Reggio siano poco redditizie.

Ma forse in tempi di crisi non tutti si possono permettere per raggiungere Roma o Milano quanto spenderebbero per arrivare dall’altro capo del mondo; e questo non è un discorso populista, è la realtà guardando i prezzi sui siti delle diverse compagnie aeree.

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