“Pur essendo terminata la lunga e pessima gestione commissariale, la Regione Calabria – sottolineano ancora i deputati Democratici – non si dimostra in grado ne’ di risolvere l’emergenza, ne’ di impostare politiche credibili in tal senso. Perdurano, infatti le gravi inefficienze del sistema di raccolta, l’assenza di programmazione e la mancata realizzazione di strumenti moderni ed efficienti di gestione dei rifiuti solidi urbani e si susseguono forme di protesta per la difficile situazione igienico-sanitaria e rischiano di generarsi reazioni che potrebbero anche pregiudicare l’ordine pubblico”. “Soltanto la citta’ di Reggio Calabria – ricorda l’interrogazione – produce quotidianamente oltre 200 tonnellate di rifiuti solidi urbani e l’unica discarica attualmente utilizzabile per il conferimento di tali rifiuti si trova a Pianopoli in provincia di Catanzaro e gli impianti di Gioia Tauro, Sambatello e Melicucco’, quest’ultimo tra l’altro sotto sequestro giudiziario, non possono oggi far fronte alla richiesta di conferimento di rifiutia”. “L’emergenza – denunciano i deputati Pd – favorisce l’attivita’ criminale delle eco-mafie, come, tra l’altro, messo in evidenza dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attivita’ illecite connesse al ciclo dei rifiuti“.
L’interrogazione, infine, contesta anche l’adozione di provvedimenti emergenziali come in primo momento ha deciso la regione Calabria con il decreto che consente lo sversamento dei rifiuti in discarica, tenendo conto che lo smaltimento di RSU in discarica non dovrebbe piu’ essere consentito. Secondo i deputati calabresi, preoccupati anche dall’inevitabile peggioramento della situazione con l’arrivo dell’estate, è necessario avviare politiche di sistema, di pianificazione e di programmazione, da ricomprendere in un piano regionale dei rifiuti che parta da una raccolta differenziata seria, senza ripetere gravi errori gestionali a suo tempo commessi.