Calabria, i comitati di base scrivono a Talarico e Delrio: “Occorre modificare la legge regionale che infierisce sui precari calabresi”

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Logo-regione-Calabria-1Di seguito la nota inviata dai Comitati di Base sulla legge regionale 12/13 della Calabria
On. Sig ministro AFFARI REGIONALI Graziano  Delrio
on sig Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Talarico

Il Governo ha impugnato la legge regionale 12/13 della Calabria non ritenendola compatibile con l’art 117 della Costituzione, in materia di coordinamento formale della spesa pubblica.
Una decisione che ha buttato nello sconcerto oltre mille precari che già lavorano nella pubblica amministrazione. E’ questo il punto : questa legge riguarda quelli che già lavorano e di vere e proprie nuove assunzioni ce ne saranno 5-10, non di più.
Di contro, però ‘, se la legge sarà applicata centinaia di posizioni illegittime e illegali saranno spazzate via.
E’ questo quello che il Governo non ha recepito e che noi, che rappresentiamo solo una piccola parte dei precari calabresi, vogliamo sottoporvi.
La legge 1/2009 non rispettava in pieno tutti i requisiti costituzionali : in parte è stata stralciata .
Tra quattro mesi circa la Corte Costituzionale si troverà a discutere di un’analoga legge pugliese che aveva alterato i requisiti temporali della 296 e che il governo Monti ha impugnato: se la Consulta la dichiarerà incostituzionale , per effetto cascata anche l’attuale normativa sui precari risalente al 2009 sarà cassata.
Una confusione nella confusione che la legge 12/2013 aveva spazzato via facendo chiarezza.
On. Delrio forse lei non sa, così come invece ne è a conoscenza il presidente Talarico, che in alcune asp calabresi si è verificato un accesso antimafia richiesto dalle procure DDA proprio in merito a presunte stabilizzazioni riguardanti esponenti della ‘ndrangheta , avvenute grazie all’ambiguità della legge 1/2009.

Involontariamente , chiaramente, il Governo con questa impugnativa ha creato problemi a chi stava normalizzando le cose .
Le uniche consolazioni che rimangono dall’impugnativa del Governo riguardano il fatto che sia i nuovi limiti temporali ( 1 gennaio 2007 – 31 dicembre 2008,  un triennio di lavoro negli ultimi cinque anni antecedenti al 1 gennaio 2007 ) sia la possibilità di procedere al concorso per quanti siano stati dichiarati subordinati dal giudice o dagli enti previdenziali non sono stati toccati .
E’ un fatto positivo per il quale raccomandiamo ai nostri legislatori una modifica della legge 1/2009 : basterebbe questo per evitare ogni impugnativa.
Evidentemente il Governo, infatti, non ha capito che i provvedimenti di cui sopra riguardavano esclusivamente il persona della vecchia 296/06, con le finestre chiuse al 31 dicembre 2008 .
E’ stato un errore,e può capitare, ma si deve riparare . Come ? Approvando una legge che modifichi, appunto , la 1/2009 e inserisca i
requisiti temporali e quelli relativi al giudice e agli enti previdenziali. Chiedendo nel contempo alle asp di verificare, entro sessanta giorni, i requisiti del personale stabilizzato.
Non si può giocare sulla pelle dei precari all’infinito. E’ quello che chiediamo
Con rispetto
Antonio Riga
coordinatore Precari sanità Calabria
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