Calabria, Pdl nella bufera: duro scontro tra ex An e ex Fi che chiedono la testa di Scopelliti dopo il caso-Corigliano

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In Calabria il PdL è Giuseppe Scopelliti, inutile negarlo. Se non fosse che ilscopelliti Governatore Scopelliti è anche il vertice di altri due movimenti-partiti come Lista Scopelliti Presidente e Sud. In un’accezione filosofica lo si potrebbe definire come un autarca, “colui che basta a se stesso, che ha raggiunto la condizione dell’autosufficienza e quindi la saggezza e la felicità”.

Prima Sindaco di Reggio, poi Governatore della Calabria e infine Coordinatore Regionale del partito di Berlusconi; “prende tutto e non cede nulla” dicevano i suoi detrattori, adesso a loro si aggiungono anche “amici” o quantomeno colleghi di partito.

Nei giorni scorsi avevamo già raccontato di una vera e ormai profonda spaccatura all’interno del Pdl reggino, quasi una ricostituzione di quelle correnti mai sopite tra ex forzisti con a capo l’ex deputato Nino Foti e gli ex aennini guidati appunto da Scopelliti; la vicenda dell’assessore provinciale Rao e le dichiarazioni poco gradite al Presidente della provincia Raffa rese da Scopelliti durante il processo Fallara hanno consacrato l’inizio di una guerra.

Oggi nuova battaglia, e ad aprire il fuoco amico è il coordinatore provinciale del Pdl reggino, Roy Biasi, che sfrutta l’esito delle elezioni di Corigliano per chiedere a Scopelliti di “farsi più in là”, di cedere lo scettro del potere almeno in uno dei suoi incarichi.

E Roy Biasi lo fa in grande stile commentando la “debacle” di Corigliano e smentendo il canto di vittoria dello stesso Scopelliti, il quale aveva fieramente annunciato che il candidato sostenuto fosse arrivato al ballottaggio.

Ma qui sorge l’incognita. Chi sosteneva davvero Scopelliti alle elezioni di Corigliano? Il giovane Giorgio Triolo, che correva sotto il simbolo del Pdl ed ha ottenuto solo il 4% dei voti o Giuseppe Geraci, a capo di una coalizione contrapposta al Pdl, che subito dopo i risultati elettorali ha mostrato un’apertura nei confronti dell’amministrazione regionale?  

biasiMa di quale successo parla il nostro Coordinatore? A quale ballottaggio si riferisce? Non sarà forse che il Coordinatore del Pdl, magari supportato da un altro membro della sua giunta, ha sostenuto un altro candidato sindaco?” allude Biasi nelle sue dichiarazioni, che riprendono le critiche mosse anche da un altro consigliere regionale, Giuseppe Caputo. “Spiace infatti dover contraddire i vertici regionali del mio Partito, ma il nostro candidato a sindaco Pdl non solo non è andato al ballottaggio ma ha preso solo il 3,87% dei consensi, come ribadito anche oggi sulla stampa dal consigliere regionale Caputo” continua Biasi.

Che la situazione a Corigliano fosse complicata e confusa lo si era intuito già nei giorni precedenti alle elezioni quando all’ultimo comizio del candidato sindaco Triolo era addirittura presente Daniela Santachè, responsabile nazionale dell’organizzazione del Pdl, ma di Scopelliti nessuna traccia; sull’episodio Roy Biasi non risparmia le critiche al Governatore: “Il Coordinatore regionale non è riuscito ad arrivare in tempo al comizio di chiusura lasciando ad attenderlo sul palco, oltre al candidato a sindaco, l’imbarazzatissimo assessore regionale Pino Gentile e la stessa Daniela Santanchè, che mostra tutto il suo disappunto a riguardo”.

Il mistero s’infittisce. A Corigliano, quindi, ha perso il Pdl o ha vinto Scopelliti?

La posta in gioco è alta; la corrente fotiana chiede un’immediata convocazione del coordinamento regionale del partito. I punti all’ordine del giorno quali saranno? Si discuterà di un partito, che nelle ultime elezioni in Calabria ha perso 215mila voti, o di una poltrona, quella di Coordinatore regionale, a cui tanti ambiscono, ma che rimane saldamente legata all’unico volto del Pdl calabrese, Giuseppe Scopelliti?

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