“Il dott. Colica – prosegue la nota – si è rifiutato di rilasciare atti e documenti indicati nelle note del 17 e 18 aprile 2013, a firma dei due consiglieri del PDL, limitandosi ad una generica autorizzazione senza però provvedere all’esibizione di quanto richiesto.
Il dott. Cipriano, alla richiesta dei consiglieri del PDL, con nota del 17.4.2013, di fornire dettagliati ed esaustivi chiarimenti in ordine al parere dallo stesso espresso sul rendiconto di gestione per l’esercizio 2012, si è trincerato dietro un imbarazzante: “L’attività svolta è stata di supporto all’azione amministrativa nel perseguimento e miglioramento dell’efficienza, dell’efficacia e della economicità gestionale”, senza così rispondere ai quesiti che gli erano stati sottoposti miranti a verificare il suo eventuale controllo degli aspetti sostanziali di natura finanziaria, patrimoniali ed economica della gestione. E così operando – scrivono ancora i consiglieri – il dott. Cipriano ha tradito il suo ruolo di referente tecnico del Consiglio comunale che gli impone di collaborare con tale organo, come prescrive la normativa in materia di enti locali.
L’Amministrazione Sindoni ha omesso di allegare al rendiconto della gestione la nota informativa contenente la verifica dei crediti e debiti reciproci tra l’Ente e le società partecipate.
È evidente – sottolineano ancora Abate, Trifilò e Mangano – che non si sono volute fornire informazioni sulla situazione contabile dare/avere tra il Comune di Capo d’Orlando e l’ATO ME 1 S.p.A. in liquidazione, considerato, tra l’altro, che il dott. Antonino Colica riveste il ruolo di responsabile dell’Area economica finanziaria del Comune di Capo d’Orlando e quello di direttore finanziario della Società ATO ME 1 S.p.A. in liquidazione.
“CHE COSA SI E’ VOLUTO NASCONDERE?” chiedono i consiglieri pidiellini di Capo D’Orlando, stilando un elenco di debiti di cui sarebbe responsabile l’attuale amministrazione comunale.
“L’Amministrazione Sindoni per dissimulare la voragine di debiti gonfia artificiosamente i cd. “Residui attivi” inserendovi anche crediti prescritti o di difficile riscossione.
– Solo per fare qualche esempio:
– a titolo di recupero evasione ICI delle annualità precedenti per le quali nei residui degli anni precedenti viene riportato al 31.12.2012 l’importo di € 1.312.169,98 ancora da riscuotere. A tali importi bisogna aggiungere quello che viene dalla gestione di competenza per € 993.046,90 da riscuotere al 31.12.2012;
– a titolo di recupero evasione TARSU delle annualità precedenti per le quali nei residui degli anni precedenti viene riportato al 31.12.2012 l’importo di € 196.591,23 ancora da riscuotere;
– a titolo di recupero di proventi dall’acquedotto e per diritti e canoni per la raccolta e depurazione acque di rifiuto, per i quali nei residui degli anni precedenti viene riportato al 31.12.2012 l’importo di € 652.861,28 ancora da riscuotere;
– a titolo di sanzioni per violazione al codice della strada, per i quali nei residui degli anni precedenti viene riportato al 31.12.2012 l’importo di € 1.179.504,5 ancora da riscuotere;
– l’Amministrazione Sindoni, per effetto delle riferite criticità, genera nell’opinione pubblica il fondato timore del pericolo del dissesto finanziario, come evidenziato da due inequivocabili dati:
a) l’esasperato ricorso, rilevato anche nell’anno 2012, alle anticipazioni di cassa, che hanno fatto registrare uno scoperto a chiusura dell’esercizio della stratosferica somma di € 2.206.462,27.
Si tratta di un debito che sarà pagato aumentando le tasse ai già tartassati cittadini!
b) il mancato pagamento di quanto dovuto ai fornitori di beni e servizi che versano in una condizione di gravissima crisi.
“Questo il bilancio 2012 dell’Amministrazione Sindoni” scrivono ancora i consiglieri:
“MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE+SPRECHI CLIENTELARI + INCOMPETENZA = DISSESTO
Il PDL si conferma l’unica opposizione in Consiglio e nella Città.
Dalla parte della gente”.