“La dottoressa Fallara – ha detto Scopelliti rispondendo alle domande del pm – e’ stata oggetto di un’attenzione mediatica che non ha eguali, letteralmente bombardata da alcuni mezzi di informazione che hanno messo una persona, in quel momento debole, in condizione di estrema debolezza. Fallara aveva un momento della sua vita difficile, separata da poco dal marito, la figlia viveva fuori, non aveva un buon rapporto con i propri familiari, si trovo’ in un momento difficilissimo. Ecco perche’ fa una conferenza stampa a 4 ore dal suicidio, si scusa con i familiari e con Peppe Scopelliti, perche’ – ha concluso il presidente della regione citando le parole della dirigente suicida – ho agito non nel rispetto dei suoi principi“.
E’, quindi, la campagna mediatica “insostenibile” condotta contro di lei ad essere indicata come una delle cause che l’avrebbero spinta alla scelta più tragica per la vita di un uomo; se per certi versi il ritratto che Scopelliti fa della Fallara è di una donna dal carattere forte, che addirittura era arrivata ad uno “scontro” con Veneziano, assessore dell’epoca, dall’altro viene ritratta come una donna che si è trovata in una condizione di debolezza per problemi personali e non ha retto alla pressione mediatica, a cui è stata sottoposta. Rimangono, tuttavia, troppi punti oscuri, per i quali il Pm Sara Ombra chiede chiarezza all’ex sindaco della città.
Alla presidente Tarzia, che gli ha chiesto perche’ non avesse mai revocato l’incarico alla Fallara, Scopelliti ha risposto: “Perche’ quello e’ ruolo strategico, dove non voglio una persona che dica sempre si'”.
Ma è sui rilievi effettuati dalla Corte dei Conti che la tensione sale e i nervi si fanno tesi. Da un lato il Governatore, che chiama in causa gli organi tecnici di Palazzo San Giorgio, dall’altra il Pm Ombra.
“E’ facile oggi dire che c’era un problema di bilancio, ma chi doveva rilevarlo? Il Sindaco? O gli organi tecnici? La Corte ci ha sempre approvato i bilanci chiedendoci dei chiarimenti ai quali noi abbiamo risposto. Se avessi conosciuto il problema del bilancio non avrei chiesto a Berlusconi un finanziamento come fu per Catania o Roma?”.