La Convenzione di Instanbul, ratificata nei suoi 81 punti già da Albania, Montenegro, Turchia, Portogallo e (oggi) Italia, prevede il contrasto verso ogni forma di violenza, sia fisica che psicologica, nei confronti delle donne, comprendendo lo stupro, lo stalking, i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali. Al contempo la convenzione si prefigge la pratica della prevenzione, attraverso l’eliminazione delle discriminazioni, e la promozione della parità dei sessi. Perchè questo importante provvedimento diventi esecutivo è necessaria la ratifica di 10 Stati.
“Con l’approvazione da parte della Camera dei Deputati della Convenzione di Istanbul, il nostro Paese manda un segnale forte e deciso per contrastare il fenomeno del femminicidio e della violenza domestica“: lo afferma il ministro per le Pari Opportunita’, lo Sport e le Politiche giovanili Josefa Idem, che ha auspicato che il ddl di ratifica venga approvato “in tempi altrettanto rapidi anche da parte di Palazzo Madama“. “Per una tragica coincidenza – prosegue il ministro – il passaggio alla Camera del documento avviene proprio nel giorno dei funerali di Fabiana Luzzi, la sedicenne di Corigliano Calabro uccisa dal fidanzato. Vorrei che la famiglia di Fabiana e tutte le donne vittime di soprusi sentano il voto della Camera come una reazione efficace del Governo e delle Istituzioni ad ogni fenomeno di violenza di genere”. “Grazie all’impegno delle deputate e dei deputati – ha concluso Idem – il passaggio alla Camera della Convenzione e’ stato un percorso celere e senza ostacoli. Sono sicura di poter contare sulla sensibilita’ del presidente del Senato, Pietro Grasso, e su quella dei colleghi senatori, per veder approvata la Convenzione in tempi altrettanto rapidi anche da parte di Palazzo Madama“.