Messina, nessuna risposta dalla Corte dei Conti, ma per Croce è già dissesto

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comune messinaPoco meno di 10 giorni fa per Messina era dissesto annunciato. Dissesto sicuro. Bisognava solo dirlo. In realtà, però, l’organo di controllo non si è ancora espresso sull’irreversibilità del fallimento, mentre il commissario straordinario, Luigi Croce si mostra ormai “rassegnato” verso il declino.

E’ quanto emerge dalla lettera che il commissario ha inviato al Consiglio comunale, al ragioniere generale Coglitore, al segretario generale Alligo ed alla Corte dei Conti, nella quale Croce mostra come la situazione finanziaria sia giunta a un punto di non ritorno, e sollecita esplicitamente i consiglieri comunali, ai quali spetterebbe il compito di trovare delle soluzioni urgenti.

In realtà la procedura di riequilibrio finanziario non è ancora stata chiusa. Ma Croce sembra molto chiaro nelle Conclusioni inviate ai consiglieri. In tale nota si legge come, ad esempio, secondo la legge, il piano decennale di riequilibrio debba essere analizzato dalla sottocommissione. A questa poi spetta il compito di redigere una relazione destinata alla Corte dei Conti. Ed è poi proprio quest’organo di controllo che deve valutare se il piano adottato è valido per il riequilibrio delle casse comunali.

Se l’esito fosse negativo, la Corte dei Conti passerebbe gli atti al Prefetto, che a sua volta assegnerebbe un termine di una ventina di giorni ai consiglieri comunali per dichiarare il dissesto finanziario. E poi verrebbe sciolto anche il consiglio. Il Comune di Messina, chiarito l’iter burocratico sopracitato, sta ancora aspettando la risposta. Quindi il commissario Croce, valutati tutti gli aspetti, ha già posto in evidenza i punti critici del piano, attribuendo a ciascuno le responsabilità. Croce sottolinea, infatti, come ancora non sia stato approvato il contratto e il bilancio Atm, idem per Messinambiente. Bocciato anche il contratto con l’Amam.

Manca un chiaro elenco dei debiti, lamenta ancora Croce. Inoltre, non sono state ridotte le spese di personale, come richiesto dall’Ufficio Commissariale. Senza dimenticare la sanzione che il Comune di Messina deve pagare per aver violato il patto di stabilità 2012. Insomma, per il commissario Croce non ci sono dubbi: il dissesto è alle porte e la risposta della Corte dei Conti sembra abbastanza scontata.

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