Messina, speciale elezioni: intervista al candidato Sindaco, Gianfranco Scoglio

StrettoWeb

Manca ormai poco alle elezioni amministrative che decreteranno il nuovo Sindaco di Messina. Sette sono gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino. Oggi, StrettoWeb ha incontrato l’ex city manager, ed ex assessore, Gianfranco Scoglio candidato con la lista Nuova Alleanza.

La candidatura di Gianfranco Scoglio si colloca al di fuori della coalizione di centro-destra. La scelta nasce in quanto gli ex An, Buzzanca, Nania, Formica, e per l’appunto Scoglio, hanno richiesto di scegliere il candidato sindaco attraverso lo strumento delle primarie, solo dopo aver delineato il programma elettorale. L’ipotesi delle primarie è stata però negata dal Pdl che ha optato per la candidatura a Sindaco di Vincenzo Garofalo, eletto recentemente alla Camera dei Deputati. Dunque, la decisione di scegliere un candidato già eletto al Governo nazionale, in caso di vittoria, priverebbe la città di Messina di una rappresentanza importante.

  • Chi è Gianfranco Scoglio?

“Gianfranco Scoglio è un avvocato che si è dedicato per hobby alla politica e che ha amministrato la città per nove anni. In tutti questi anni ho sempre cercato di portare avanti dei progetti ambiziosi pur consapevole che i bilanci comunali e gli enti locali avrebbero ricevuto diversi tagli negli anni, e quindi che era necessario intercettare risorse economiche attraverso i fondi Europei e dare anche un indirizzo per un modello di sviluppo della città, tale da poter consentire a chi non ha un lavoro di poter credere di poter lavorare a Messina”.

  • Esperienze politiche?

“Dal 1994 al 1996 ho ricoperto il ruolo di Consigliere Comunale con il partito Alleanza Nazionale, dal 1996 al 1998 assessore dei Lavori Pubblici alla Provincia di Messina, dal 1998 al 2003 assessore dei Lavori Pubblici al Comune, dal 2003 al 2005 Direttore Generale del Comune, dal 2008 al 2012 assessore dello Sviluppo Economico”.

  • Due punti chiave del suo programma?

“Il primo far tornare Messina al centro degli scambi commerciali, culturali, sociali attraverso tre progetti, che sono stati condivisi nel piano strategico, come la piattaforma logistica e il porto di Tremestieri nell’ambito degli scambi commerciali da e per Messina; il polo tecnologico dei servizi per i giovani per la formazione post-scolastica negli Istituti tecnici; e la riqualificazione del parco zona ferroviario per quanto riguarda la zona del centro città (soprattutto le zone comprese tra l’ex Zir e il cavalcavia). La progettazione di un grande parco urbano con porticciolo turistico, e nella zona che va da Gazzi alla via Santa Cecilia realizzare quella che chiamerei la città del futuro, cioè la città dei servizi con la delocalizzazione degli uffici pubblici, del Tribunale e del Palazzo della Giustizia. Per quanto riguarda il turismo, la realizzazione del “progetto Capo Peloro” attraverso la delocalizzazione dei lidi che oggi sono presenti in zone non idonee in quanto non ci sono ampi spazi e parcheggi e non hanno sostanzialmente possibilità di esser utilizzati di notte per la troppa vicinanza con il centro abitato. Inoltre in quelle zone dove oggi sono presenti i lidi, si ripropone spesso il problema relativo allo scarico delle fogne, soprattutto nei periodi di particolari rovesci. Un altro obiettivo riguarderebbe i servizi pubblici comunali, ovvero liberare risorse da poter investire nella manutenzione anche attraverso sinergie con l’azienda foreste per quanto riguarda il verde pubblico, e con una nuova socialità per quanto riguarda i servizi sociali. Liberazione della Rada San Francesco, con lo spostamento al molo Norimberga per le autovetture, mentre i mezzi pesanti andrebbero a utilizzare l’approdo Tremestieri”.

  • Messinambiente e Atm: necessario un cambio di rotta, come gestirebbe le partecipate?

“Il sistema del riciclo dei rifiuti parte da una programmazione regionale, fu proprio la Regione nel 2003 a costituire gli Ato e dal quel momento il Comune non ha avuto più la competenza in materia di rifiuti e la società Messinambiente ha continuato la sua attività fino alla scadenza naturale del contratto. Oggi è un inutile doppione. Nel momento in cui si costituirà la nuova Srl regionale, bisognerà trasferire il personale di Messinambiente nella Srl per la gestione in asse di alcuni esercizi, liberalizzandone altri come la raccolta differenziata e la realizzazione di impianti di selezione. Nel momento in cui la Tares sarà a carico dell’utente, per il 100% del costo del servizio, servirà sicuramente contenere le spese di gestione per non provocare un aumento esponenziale dell’imposta”.

“Per quanto riguarda l’Atm è necessario costituire una società mista per la gestione del ferrato, verificando se vi sia anche una disponibilità di Rfi per quanto riguarda un ulteriore rete di metro-ferrovia e tranvia che copra tutto il territorio da Giampilieri fino all’Annunziata. Realizzare una Ztl “reale”, consentendo l’accesso al centro storico ai soli residenti o vetture ecologiche e liberalizzare il servizio di trasporto collettivo, consentendo dunque l’investimento di privati per effettuare un primo passo importate, ovvero, l’acquisto di nuove vetture. Ma soprattutto creare nuovi posti di lavoro. Secondo una logica di finanziamento misto, dobbiamo privatizzare i servizi pubblici locali la dove è possibile, affinché i giovani possano utilizzare tutti quegli strumenti di redditi e incentivi che garantiscano occupazione, altrimenti Messina rischia di incartarsi su se stessa. Il Pil che anni fa era prodotto dal pubblico impiego, oggi non è più sufficiente”.

  • Se venisse dichiarato il dissesto economico del Comune, come si comporterebbe?

“Credo che il dissesto sia da evitare in ogni modo. Avrebbe delle conseguenze drammatiche, sia per i lavoratori precari, che per i lavoratori attualmente in organico. I debiti bisogna pagarli ugualmente, non vedo il motivo per il quale si debba dichiarare il dissesto economico. Opterei piuttosto per un confronto con i creditori per pattuire un piano di rientro, e attraverso una riorganizzazione mirata dei servizi si potrebbe liberare le risorse per poter appianare il debito nel corso degli anni. Va precisato che questa situazione è determinata in parte da debiti fuori bilancio che derivano da sentenze passate in giudicato. Ma anche dal disavanzo delle partecipate; per quanto riguarda l’Atm il debito è fisiologico dato l’indotto dei tagliandi che non potranno mai coprire il costo del servizio, per quanto riguarda invece i servizi di igiene cittadina per i quali la Regione, con legge speciale, ha determinato di porre in essere un mutuo a carico della Regione, per quanto riguarda gli interessi con un piano di rientro a carico degli enti locali, deriva dalla circostanza che fino ad oggi il costo servizio non era coperto al 100% dall’utente, ma era coperto al 55%, quindi il Comune nel proprio bilancio doveva coprire il 45% dei costi. Nel momento in cui sono avvenuti dei trasferimenti dallo Stato e dalla Regione quel 45% di fatto non c’è più. Detto ciò, altri debiti il Comune non ne ha. Non abbiamo un carico di deficit come il Comune di Napoli, Palermo, Catania, Roma, Torino, che hanno un elevato carico debitorio. La nostra situazione debitoria si aggira tra i 150 e 200 milioni di euro. Se tuttavia dovesse essere dichiarato il dissesto economico del Comune di Messina, a maggior ragione ci sarebbe bisogno di un Sindaco competente che sappia utilizzare i canali di finanziamento Europei”.

  • Perché i messinesi dovrebbero votarla?

“Perché si dovrebbe premiare l’impegno di chi in tutti questi anni ha portato avanti dei progetti importanti per la città, che oggi la collocano all’interno di una rete di centri Europei che possono ottenere finanziamenti bypassando la Regione e lo Stato. Certamente anche per la credibilità dell’azione amministrativa, come ad esempio, quando da solo insieme al commissario straordinario, ressi il Comune per più di due anni senza far sentire la mancanza di una classe politica”.

Le altre interviste di StrettoWeb ai candidati Sindaco:

  1. Messina, speciale elezioni: intervista al candidato Sindaco del movimento ‘Reset!’ Alessandro Tinaglia
  2. Messina, speciale elezioni: Renato Accorinti ai microfoni di StrettoWeb “L’abbraccio della gente dopo tanti anni di lotte”
  3. Messina, speciale elezioni: intervista al candidato Sindaco del centrodestra Vincenzo Garofalo
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