Parole importanti, a cui seguono quelle del Direttore Sportivo Giacchetta: “sul campo abbiamo fatto 51 punti, credo che abbiamo ampiamente meritato questa salvezza nonostante tutti i problemi di questa stagione. Il futuro? Sì, penso di rimanere”.
Significative anche le parole dei calciatori, come quelle di Colucci: “posso dare ancora molto alla Reggina. Purtroppo mi sono portato dietro un problemino fisico da Pescara e mi sono allenato poco. Ora voglio godermi queste vacanze e ripartire al meglio con il ritiro. Abbiamo un’anima e la personalità giusta. Volevamo fortemente questa salvezza e ora l’abbiamo raggiunta. Il Presidente si è un po spaventato per questo campionato, ma adesso credo che serva godersi le vacanze per poi ripartire al meglio. Il Presidente e il direttore sapranno cosa fare”. Eloquenti le dichiarazioni di Campagnacci: “ho sofferto doppiamente in questo campionato, volevo dare il mio contributo ma gli infortuni mi impedivano di farlo. Adesso dobbiamo guardare avanti con tanta fiducia al prossimo anno. La società è in gamba, speriamo di vedere un’altra Reggina”.
Poi c’è anche Baiocco, l’uomo-copertina della salvezza con la parata-super di ieri al 95°: “sono contento del risultato, abbiamo fatto grandi sacrifici e ce lo meritavamo. Adesso io vorrei assolutamente rimanere alla Reggina, ho altri due anni di contratto, deciderà la società, forse all’inizio ho patito il salto di categoria, ma poi è andata meglio”.
Mister Pillon è stato autore di una cavalcata straordinaria: da quando ha sostituito Dionigi, la squadra ha mantenuto una media da playoff. “Sono felicissimo di aver raggiunto questo traguardo, il merito è tutto dei ragazzi”, ha detto. “Baiocco, ad esempio, è stato grande. Non ci ha salvato solo oggi. Da quando ci sono io, lui è stato sempre uno dei migliori in campo. Sul mio futuro ci devo ancora pensare, parleremo con calma con il presidente Foti”. Un incontro che sarà decisivo per il futuro della Reggina. La società vuole costruire qualcosa di importante per il prossimo anno, l’anno del centenario, e non vuole più sbagliare guida tecnica, la scelta decisiva per le sorti della stagione. Se, infatti, Pillon ha mantenuto una media da playoff con la stessa squadra e gli stessi giocatori che, invece, con Dionigi non riuscivano a tirarsi fuori dagli ultimissimi posti della classifica, un motivo ci sarà. La scelta dell’allenatore è fondamentale per il destino della Reggina. Pillon ha lavorato molto bene, ma non è detto che rimanga in riva allo Stretto. Il contratto scade a fine stagione, era stato chiamato per salvare la squadra e l’ha fatto in modo egregio, senza neanche passare dalla porta dei playout. La panchina amaranto della stagione 2013/2014 è in bilico tra Pillon, appunto, e altri due grandi nomi: Atzori e Lerda.
Atzori sarebbe la prima idea della società, secondo quanto scrive Lorenzo Vitto su Reggionelpallone, e tornerebbe a Reggio volentieri. Dopo la straordinaria stagione di due anni fa, con l’arrivo ai playoff, è rimasto nel cuore di tutti i tifosi.
Poi c’è Lerda, da tempo un pallino della Reggina, da anni al centro delle trattative ma senza mai un definitivo “sì“. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni. Siamo ancora a metà maggio, c’è tanto tempo per programmare nel modo migliore una stagione da sogno.
Reggina: Atzori, Lerda o Pillon? Foti: “penso al centenario, voglio riempire di gioia i cuori dei tifosi”
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