Parte dal principio, il Presidente. “Ho ritenuto indispensabile quest’appuntamento, era doveroso per la Reggina parlare ai tifosi. Voglio porre l’accento, innanzitutto, su due eventi negativi, che non ho mai accettato, che ritengo ingiusti e poco corretti. Mi riferisco alla penalizzazione che la Reggina ha dovuto subire per motivi incredibili e alla squalifica personale, iniziata con un verdetto eclatante e poi costantemente ridimensionata nei vari gradi di giudizio che hanno accertato che le presunte motivazioni esposte non fossero valide e pertinenti”. Tante le difficoltà incontrate in questo campionato. “Abbiamo mantenuto la categoria, al termine di un percorso tortuoso. Non era l’obiettivo che ci eravamo posti. Ringrazio Pillon e i suoi collaboratori per la disponibilità e l’impegno, non era facile e va dato atto al lavoro svolto. In 27 anni di gestione, quello raggiunto quest’anno non è stato l’obiettivo più gratificante ma sicuramente uno dei più difficili mai raggiunti. Ho fatto degli errori, me ne assumo la responsabilità consapevole di non essere infallibile. Le critiche ricevute? Cattiverie e falsità non possono fermarci, perchè c’è un bene superiore da salvaguardare e difendere: la Reggina”.
FUTURO E ALLENATORE – Il numero uno amaranto volge lo sguardo oltre l’orizzonte della stagione messa in archivio. “Non ci saranno rivoluzioni, ma alcune modifiche, ruoli diversi, scelte più precise”. La prima scelta da fare è riferita al tecnico, il Presidente dimostra di avere le idee chiare. “Voglio un allenatore che abbia esperienza e capacità adatte alla categoria. In questi giorni si sono proposti 3-4 tecnici che negli ultimi anni hanno frequentato la massima serie, e questo deve esser motivo d’orgoglio per tutti perché dà lustro alla Reggina. Ho una ristretta rosa di candidati, la prossima settimana stringerò il cerchio incontrandoli, dovranno trasmettermi le giuste sensazioni per rispondere alle caratteristiche che cerco.
Atzori? Ci lega un rapporto di stima, simpatia e amicizia. Conosco l’uomo, so cosa mi ha dato e cosa ha trasmesso. Ciò che non so è se negli ultimi due anni, frequentando Club sulla carta più ricchi della Reggina, il mio mister abbia mantenuto quelle qualità di cattiveria, determinazione ed entusiasmo che gli riconosco e che ci hanno permesso di raggiungere i playoff promozione”.
CENTENARIO – La Reggina entra nella storia. “Qualcuno in maniera impropria – attacca il Presidente – si è permesso di dire che il centenario non appartenga alla Reggina. Queste tesi, così faziose, non meritano neppure una risposta. La Reggina sorta nel 1986, a volte giustamente celebrata, non è altro che una costola della Reggina del 1914, che è l’unica Reggina esistente, quella per la quale ho sempre fatto il tifo fin da quando mio padre, quando ero ancora un bambino, mi portava allo stadio per vederla e farmene innamorare. Questa Reggina non è altro che la continuazione della prima, e sarà sempre così fino a quando i nostri calciatori indosseranno questa maglia che rappresenta la nostra città”.
NUOVO STADIO – Il massimo dirigente amaranto si sbilancia anche sul progetto del nuovo impianto amaranto. “Da tanti anni, come sapete, cercavo una soluzione per dare ulteriori servizi ed un nuovo impatto alla nostra tifoseria. Oggi sono supportato da una struttura, quella di B Futura, che con lo straordinario lavoro del Presidente Abodi mette in campo una serie di convergenze che possono avvicinare la Reggina a questo ambizioso obiettivo.
Abbiamo un progetto per lo stadio, completo e definito. La settimana scorsa ho incontrato il Commissario Panico a Palazzo S. Giorgio ed il primo cittadino di Reggio Calabria, dimostrando enorme disponibilità ed eccezionale attenzione, mi ha detto che potremo valutare la nostra proposta. Ci vedremo giovedì prossimo per analizzare i dettagli di un’idea che, a mio avviso, se realizzata potrà dare un grande contributo non solo agli sportivi ma all’intera città”.
Quale messaggio per la tifoseria? E’ presto detto. “Vogliamo vincere! – esclama – Le sfide ci sono sempre appartenute e rendono meraviglioso questo sport. Ma non dev’essere la sfida del singolo, dobbiamo accettarla tutti. E’ quello che dirò al mio tecnico, ai miei giocatori, alla stampa e al pubblico. Questo messaggio non significa che vogliamo vincere il campionato, deve essere la nostra mentalità, il nostro traguardo, il nostro obiettivo, lo stimolo di ogni giorno, sempre. La Reggina deve vincere alla sua maniera: armandosi di coraggio, rabbia, umiltà e sacrificio, compattando l’ambiente, remando tutti in un’unica direzione”.
Qui, l’asso nella manica. “Per risvegliare gli animi, riportare attenzione e calore, abbiamo lanciato una nuova campagna abbonamenti. Si apre lunedì e si chiude tassativamente in una settimana, senza appendici. Successivamente ne sarà presentata una nuova con prezzi differenti. Per questa prima fase, “NOI, AMARANTO NELLA STORIA”, abbiamo abbattuto i prezzi, praticamente dimezzati, perché tutto ciò che conta è avere il popolo amaranto al nostro fianco. Abbiamo ascoltato le loro richieste e veniamo loro incontro in nome di una maglia che è espressione di tutti. La Reggina allarga le braccia per stringere a se tutti i suoi tifosi, nessuno escluso, dal primo all’ultimo protagonisti per gioire insieme”.