“La lucidità delle sue idee, la determinazione nel condurre una battaglia di giustizia, la voglia di verità contrastava con le condizioni del suo corpo indebolito dalla malattia, vissuta con consapevolezza e dignità” dice ancora il governatore Crocetta. Agnese Borsellino ha vissuto uno dei drammi più grandi: gli anni dell’inferno, mentre il marito Paolo, insieme a Giovanni Falcone, lottava contro la mafia, lasciando nel cuore e nella mente di tutti ideali che hanno il sapore dell’eternità. L’attentato mortale in via D’Amelio nel 1992. Eppure Agnese Borsellino è andata avanti, è stata accanto ai suoi figli.
“Ricorderò sempre il sorriso della signora Agnese, la sua tranquillità e la sua consapevolezza delle ingiustizie profonde che ci sono nella società siciliana e italiana: la lotta alla mafia come valore da perseguire, come lotta per la libertà” dice ancora il presidente della Regione che conclude con “la promessa di cercare di seguire il suo esempio e quello del nostro Paolo, una donna e un uomo che appartengono a tutti coloro che vogliono credere nella giustizia“.
La Regione siciliana parteciperà col proprio gonfalone ai funerali che avranno luogo domani mattina alle ore 9:30.