Unime, la Cgil interviene sull’elezione del nuovo rettore: “Sia opportunità di cambiamento e di rilancio”

StrettoWeb

cgil_5La CGIL e la FLC CGIL – informa un comunicato – ritengono che l’elezione del nuovo Rettore deve rappresentare per l’Università di Messina una opportunità di cambiamento e di rilancio della sua antica tradizione: occorre voltare pagina da subito come espresso dal corpo elettorale.

Nell’iniziativa organizzata dalla CGIL prima dell’elezione tra tutti i candidati alla carica di rettore, sono state evidenziate le criticità che attraversano l’Ateneo peloritano: diminuzione costante del Fondo di Finanziamento Ordinario che nel periodo 2008-2012 subisce un taglio del 15,69%; difficile rapporto con il territorio sia in termini di per cui il tasso di occupazione a tre anni dal titolo è per l’Università di Messina pari al 51,4%, collocando il nostro Ateneo al 55° posto su 58 tra le Università statali (dati 2010); debolezza della ricerca per cui l’Università di Messina si colloca al 53° posto su 58 tra le Università statali per quanto riguarda la disponibilità di fondi, al 57° posto per quota di docenti che hanno partecipato con successo a bandi Prin e Firb, al 20° per quota di fondi derivanti dall’esterno (dati 2010); rilancio del Policlinico quale centro di eccellenza della sanità; mancanza di corrette relazioni sindacali e di applicazione di istituti contrattuali; carenza di servizi offerti agli studenti che penalizza fortemente il diritto allo studio.

Una particolare attenzione – si legge ancora nel comunicato – andrà, infine, posta sulla Fondazione dell’Università di Messina, organismo assolutamente non “strumentale” ma “distruttivo” dell’Ateneo, con la sua capacità di impossessarsi di risorse pubbliche per finalità privatistiche e personali: la CGIL ribadisce ancora una volta la sua posizione di cancellazione di uno strumento che non mostra alcuna coerenza con le leggi a cui pretende di ispirarsi.

pietro navarraLa Cgil e la Flc sottolineano l’importante ruolo di crescita e di avanguardia culturale  che spetta all’università così come quello di ricerca, impulso e proposta per lo sviluppo economico nell’ottica delle vocazioni e delle potenzialità del territorio.

Quindi  – conclude la nota – un lavoro difficile ed impegnativo quello che attende il nuovo Rettore Prof. Pietro Navarra, a cui la CGIL augura di riuscire nel difficile compito di cambiamento che deve vedere nella democrazia e nella trasparenza il suo punto nodale.

Condividi