Caos senza fine nel PdL calabrese: Biasi durissimo contro Scopelliti. Il paradosso del governatore

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Giuseppe Scopelliti il Moderato. Nato e cresciuto tra le fila del Fronte della Gioventù di Reggio Calabria, negli ultimi tempi sembra essere diventato fautore di un moderatismo, che sorprende tutti: dai veri moderati agli ex camerati. L’evoluzione di Scopelliti, dunque, che a livello nazionale continua a schierarsi accanto a Berlusconi sconfessando dalle pagine de Il Giornale il neonato partito “Fratelli d’Italia” della triade Meloni-Crosetto-La Russa definendolo come “un partito di reduci”. Non prende proprio in considerazione l’idea di un “contenitore” che riunisca i naufraghi di Alleanza Nazionale; ha in mente solo il PdL, che in Calabria sembra resistere dopo l’ultima debacle elettorale nazionale.

Ma quanto durerà anche in Calabria? Il vero test saranno le elezioni comunali a Reggio, dopo lo scioglimento, e le regionali in cui a “metterci la faccia” dovrà essere l’attuale Governatore; si sa che tutti- detrattori e sostenitori- attendono questo momento per capire se ancora una volta i calabresi vorranno dargli fiducia e confermarlo alla guida di Palazzo Alemanni. Il test sembra essere sulla persona e non sul politico.

Ma a far perdere il sonno al Governatore calabrese oltre l’emergenza lavoro e quella sanitaria si aggiunge anche la lotta interna al tanto amato PdL. Se a livello nazionale, infatti, viene accusato di essere diventato uno dei più ferventi “berluscones”, in Calabria viene tacciato di essere ancora quel “missino”, che non lascia spazio a nessuno. Ed è proprio questo il grande paradosso del governatore, attaccato dagli ex Forza Italia nella sua terra ma nonostante tutto difensore del PdL a livello nazionale.

Un partito composto “da un uomo solo al comando” assistito da sorridenti “yes man” e pieno zeppo di gente che tace ma vorrebbe dire di tutto. Un partito dove “controllore e controllato” sono la stessa persona e dove il controllore controlla a sua volta altri partiti, come nelle migliori holding”: è l’accusa che il coordinatore provinciale del Pdl Reggio Calabria, Roy Biasi, muove a Giuseppe Scopelliti in vista del coordinamento del partito convocato per questa mattina alle 12.

‘Una riunione dei soli cinque coordinatori provinciali e dei rispettivi vice vicari – evidenzia Roy Biasi non può essere ritenuta la risposta adeguata a tutte le critiche all’azione dell’attuale guida regionale del partito piovute in questi giorni da vari esponenti politici di tutta la Calabria. Attendo piuttosto – prosegue Roy Biasidi essere convocato per partecipare ad una vera assemblea composta da tutti coloro che a pieno titolo fanno parte del Coordinamento Regionale del PDL Calabria. È già abbastanza grave infatti non averlo fatto prima, quando ad esempio il sottoscritto ne aveva fatta apposita richiesta senza però ricevere risposta, comportamento oltretutto anche poco “polite” oltre che politicamente scorretto”.

L’ennesima accusa di Biasi nei confronti di Scopelliti nasce sempre da quella contrapposizione tra ex esponenti di Forza Italia, tra cui spiccano lo stesso Biasi e il Presidente della Provincia Raffa, e la corrente “aennina” guidata dallo stesso Scopelliti; un’ “antipatia” politica che trova la propria origine in tempi non sospetti e che le vicende degli ultimi periodi, tra cui il caso Rao e il processo Fallara, hanno di fatto acuito.

Per la fronda forzista reggina in fermento, rientra invece l’emergenza in casa Pdl Cosenza. Dopo la “cacciata” del vicesindaco Katya Gentile tavolo tecnico tra Udc e Pdl e soluzione trovata: nuova giunta e rappresentanza di tutte le componenti del partito di Alfano. Determinante, ancora una volta, sembra sia stato l’intervento di Scopelliti.

Si prospetta un’estate bollente. Soprattutto per la politica calabrese.

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