Messina, Accorinti a Palazzo Zanca: “La prima cosa che farò è togliere quella parete di vetro simbolo di distacco tra i cittadini e le istituzioni”

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“La prima cosa che farò domani sarà smontare quella parete di vetro, perchè ha rappresentato il distacco tra i cittadini e le istituzioni” afferma Renato Accorinti riferendosi alla “barriera” situata all’ingresso di Palazzo Zanca, antistante la scalinata che conduce agli uffici comunali. “I cittadini sono le istituzioni, e le istituzioni sono nei cittadini, quindi togliere quella barriera è ridare dignità a tutti, perchè questa è la casa del popolo“. Poi, ai microfoni dei giornalisti, Accorinti riferisce dell’incontro avvenuto con il commissario Croce e il vicesindaco Signorino, docente di economia. Spiega che i problemi sono tanti, a cominciare dalla questione economica, che sarà subito sottoposta all’attenzione della giunta. “Una situazione devastante – dice Accorinti – di certo non creata dai cittadini per bene. Cercheremo la collaborazione di tutti, metteremo ogni mattone, passo passo, per una Messina fatta da tutti. Non ci prenderemo il merito noi. Dobbiamo alzare il livello della nostra coscienza, della nostra anima, perchè vogliamo bene a questo sistema e abbiamo avuto questa fortuna, di avere uno dei luoghi più belli del mondo, non possiamo essere indifferenti“. Poi, una giornalista chiede quando sarà nominata formalmente la giunta. Renato Accorinti risponde ironicamente: “Mi fate domande tecniche, sono in mezzo a una strada! Nel senso che io chiederò molto aiuto in queste cose. Però voglio mettere tutto l’amore che ho messo in questi quarant’anni, e se qualche volta sono sembrato duro, non era contro le persone, ma era una durezza dettata dalla voglia di cambiamento a favore degli ultimi. Voglio fare risalire le fasce deboli: i bambini, gli anziani e i disabili, perchè in una società civile si deve pensare a chi rimane indietro. Una società si dice umana perchè ha sentimenti di amorevolezza verso il prossimo. Non dobbiamo vergognarci di queste parole. Gli altri – prosegue il neo sindaco – usano parole tecniche per essere grandi politici. I grandi politici questa città l’hanno devastata. Io non so cosa farò, ma so che insieme a voi voglio fare cose belle “.

Foto di Alessandra Galizia

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