Il Consiglio Generale della Filca Cisl, al termine dei lavori, ha approvato un documento per impegnare la segreteria provinciale e regionale nel pressare i futuri amministratori di Messina e dei comuni della provincia al voto domani e lunedì per avviare, entro la fine dell’estate, tutti quei cantieri le cui opere sono state già finanziate e sono ferme per problemi burocratici. “Confidiamo che chi siederà sulle poltrone di Palazzo Zanca – ha detto Famiano – si sia reso conto, nel corso della campagna elettorale, di quanta difficoltà c’è tra i lavoratori in città e in provincia. Vi sono centinaia di opere immediatamente cantierabili, come si sta verificando nel corso del tavolo permanente istituito allo Iacp dopo la manifestazione di mercoledì scorso. Adesso tocca a tutti gli altri Enti sburocratizzare l’avvio delle opere già finanziate”.
“Ci sono le condizioni e le risorse per dare avvio a lavori pubblici che possono dare soluzioni al lavoro vero per il settore edile e per risolvere annosi problemi di Messina – ha ribadito il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese – Per fare ciò però bisogna accelerare tutte le pastoie burocratiche, a partire da quelle che al momento impediscono l’avvio dei lavori per la costruzione del porto di Tremestieri. Senza il rinnovo dei poteri speciali e la definizione della stazione appaltante si rischia di aspettare altri trent’anni come per gli svincoli – ha denunciato Genovese – altro che rinnovo della concessione della rada s. Francesco per tre anni“. Genovese ne ha anche per pl Presidente Crocetta: “Ancora una volta denunciamo il suo silenzio sul mancato scioglimento dell’Ente Porto che impedisce la possibilità di dare sviluppo al recupero produttivo della zona falcata e di tutto l’affaccio al mare. La rivoluzione siciliana si realizza con i fatti e non con la vecchia politica assistenziale. Mobilità, risanamento, infrastrutture, sono il volano per uno sviluppo del territorio e per creare lavoro vero e non sfruttamento, illegalità e malaffare”.
La crisi, dopo gli appalti pubblici, sta investendo anche il settore privato dove a Messina e provincia si è perso oltre 1500 posti di lavoro nell’ultimo anno, ben 5000 negli ultimi 5 anni.
“Non si pensi più allle campagne elettorali ma ci si concentri sulla vera emergenza della Sicilia e delle grandi città – ha rilanciato il segretario regionale Santino Barbera – Bisogna rilanciare il lavoro e l’occupazione e come sindacato continueremo a protestare affinché questa priorità venga messa al primo punto dell’agenda delle Amministrazioni in carica e di quelle di prossima elezione. Bisogna dire basta alle parole, si passi ai fatti provvedendo a una programmazione veloce e dettagliata per il rilancio dell’edilizia, da sempre settore trainante per la ripresa economica e per uscire dalla crisi che colpisce la Sicilia da quattro anni”.
Messina, l’allarme della Cisl: “Settore edile al collasso, occorre dare respiro ai lavoratori e alle imprese”
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