Carlo finisce la lezione all’Università alle 18:30; Sara, invece, è una giovane praticante,
Sono coetanei Carlo e Sara e nell’ultimo periodo hanno stretto una forte amicizia. Dov’è nata quest’amicizia? Sul molo della Metromare in attesa dell’ultimo aliscafo che li riportasse a Reggio, cioè alle 20:15.
Specialmente d’inverno quando faceva buio presto e c’erano quasi due ore da attendere per ritornare a casa, essendo l’ultima corsa pomeridiana era alle 18:30, questi due ragazzi anziché andare in giro per la città, si fermavano al molo a chiacchierare.
Quella che vogliamo raccontare non è la storia di Carlo e Sara, bensì abbiamo cercato di spiegare in termini reali quello che quotidianamente i pendolari delle due città dello Stretto sono costretti a patire.
Certo il fatto di aver soppresso una corsa degli aliscafi ha contribuito a fare nascere un’amicizia tra i due ragazzi, ma se era destino non si sarebbero incontrati anche sull’aliscafo delle 19 o delle 19:30???
Nella migliore delle ipotesi ci sarà un’ ulteriore sospensione delle corse, nella peggiore la totale sospensione del collegamento e il definitivo isolamento di Messina dal continente e viceversa.
A meno che ovviamente non si andrà a Villa e allora lì è tutta un’altra storia…perché a quel punto il regime di monopolio si sarà completamente realizzato a dispetto delle teorie economiche del libero mercato e della concorrenza.
In ogni caso entro il 28 giugno devono essere trovate le risorse necessarie a garantire la continuità del servizio e qui nasce lo scontro sulle cifre.
La parola, dunque, alla politica calabrese e siciliana, che dovrà chiedere al Governo un intervento serio e definitivo per i collegamenti dello Stretto e non la solita cura palliativa, che prevede “tamponamenti” per un servizio inefficiente, costoso e del tutto inadeguato alle reali esigenze dei viaggiatori.
Siamo sicuri che anche con qualche corsa in più i ragazzi come Carlo e Sara continueranno a conoscersi ugualmente. Voi non credete?