San Luca, l’associazione “Liberi di ricominciare” sugli scioglimenti comunali

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Nel 1991 Taurianova, centro della provincia reggina, fu il primo comune in Italia ad essere sciolto per decreto; primato, quello di Taurianova, che portò a ribattezzare il decreto n.164/91, che disciplina gli “scioglimenti” dei consigli comunali, proprio “Decreto Taurianova”.

Decreto che in Calabria è stato applicato 12 volte, e di queste 9 nella sola provincia di Reggio Calabria, capoluogo compreso.

Triste primato, dunque, che ieri è stato rimarcato nell’incontro tenutosi a San Luca, al quale è stato dato il nome di “Democrazia interrotta, il coraggio di andare avanti”, organizzato dalla neonata associazione “Liberi di ricominciare”.

Abbiamo deciso di fondare il nostro movimento proprio qui in questa terra – ha detto il Presidente dell’associazione nonché ex consigliere comunale di Reggio Calabria, Paolo Ferraradove la mannaia dello scioglimento dell’amministrazione comunale si è abbattuta quando ormai mancavano soltanto pochi giorni al ritorno alle urne e due liste civiche guidate da Santi Trimboli e Francesco Nirta, avevano deciso di scendere in campo”.

I due candidati a sindaco “mancati”, che hanno espresso nel corso del dibattito l’esigenza di modificare queste norme, che a comune parere di tutti i relatori presenti “metterebbero sotto i piedi la dignità dell’uomo e dell’amministratore”.

Dure critiche, quindi, ai provvedimenti di scioglimento dei consigli comunali e alle relazioni delle commissioni d’accesso antimafia, che secondo il sindaco di Ardore (sotto accesso anche questo ndr), Giuseppe Campisi, “sarebbero fatte con il copia-incolla”.

L’associazione “Liberi di ricominciare” tende, tuttavia, a chiarire che “nessuno vuole contrapporsi alle leggi dello Stato, ma soltanto indicare i giusti e utili correttivi nell’interesse dello Stato stesso e di chi ha deciso di impegnarsi in politica per fare gli interessi della sua comunità”. Come ha sottolineato il consigliere provinciale Pierpaolo Zavettieri – “quello che è successo a San Luca oggi, domani potrà succedere a chiunque, perché la normativa così come è disciplinata, fa venire meno quella serenità e quella fiducia senza delle quali un amministratore non può dirsi tale”.

Al dibattito- a cui ha preso parte l’ex magistrato di Cassazione, Romano De Grazia– hanno presenziato molti ex sindaci e consiglieri comunali della provincia reggina.

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