Sicilia, i giornalisti si scagliano contro Crocetta: “Abbiamo chiesto un confronto ma ci è stato sempre negato”

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Il presidente della Regione Siciliana, dopo aver cancellato l’ufficio stampa non ha più provveduto a reintegrarlo, gestendo personalmente l’informazione istituzionale. Ordine dei giornalisti di Sicilia e Assostampa non ci stanno e vogliono coinvolgere la Presidenza del Consiglio dei ministri e persino il Colle, cosi’ come la procura di Palermo e gli uffici giudiziari delle citta’ in cui si sono manifestate analoghe anomalie, per capire ad esempio la destinazione di un tesoretto di 3 milioni di euro inserito in bilancio.

La reazione aggressiva da parte della categoria è stata annunciata oggi nel corso di un’assemblea, dopo il rifiuto opposto dal governatore alle numerose richieste di dialogo, “rivelando – accusa il presidente siciliano dell’Ordine Riccardo Arenaun’indecenza istituzionale che ha pochi uguali“, un presidente della Regione “che alza il vessillo della legalita’, ma “che oggi su questo tema delicatissimo e’ fuorilegge e apre un fronte di diffusa illegalita’ nelle amministrazioni pubbliche siciliane“.

L’Ordine regionale e l’Assostampa siciliana presenteranno un esposto alla procura della Repubblica nei confronti di Crocetta e dei suoi assessori per esercizio abusivo della professione e investiranno la Presidenza della Repubblica, il presidente del Consiglio dei ministri e il ministero degli Affari regionali per l’interruzione di un pubblico servizio quale l’ufficio stampa della Presidenza della Regione. Arena e il segretario regionale dell’Assostampa Alberto Cicero accompagneranno gli esposti con una corposa documentazione di comunicati stampa emessi dalla Regione a firma di Crocetta e degli assessori della sua giunta.

“Siamo di fronte – hanno affermato Arena e Cicero – ad una grave violazione di legge, ancora piu’ grave perche’ perpetrata da un alto rappresentante delle istituzioni che nel corso dei primi mesi del suo mandato ha sempre affermato di voler fare della legalita’ e della trasparenza il suo modello di amministrazione. Abbiamo piu’ volte richiesto un confronto al presidente Crocetta, ma ci e’ sempre stato rifiutato. Non si capisce perche’ nelle altre regioni italiane il servizio di ufficio stampa funziona regolarmente e le regole della legge 150 vengono rispettate, mentre in Sicilia si e’ deciso di seguire la strada dell’improvvisazione, con una grave distorsione del sistema dell’informazione oltre ad una pesante perdita di posti di lavoro. La porta del dialogo da parte nostra rimane aperta, ma dopo tanto attendere e’ giunta l’ora di avviare le opportune iniziative a difesa della categoria, nell’interesse dei cittadini ad essere correttamente informati sull’attivita’ della Regione siciliana e nel rispetto dei principi di trasparenza sanciti dalla legge 150 del 2000“. Analoghe iniziative saranno adottate nei confronti dei pubblici amministratori siciliani che dovessero violare la normativa vigente.

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