Vittoria (Ragusa), l’insegnante uccisa: i familiari rivelano che la donna era stata minacciata da tempo

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Giovanna Nobile, l’insegnante di religione uccisa lo scorso sabato all’Istituto Comprensivo “Francesco Pappalardo” di Vittoria, in provincia di Ragusa, aveva già ricevuto minacce dal suo aguzzino, il bidello Salvatore Lo Presti. A rivelarlo è una lettera scritta dai familiari della donna. Si apprende che l’insegnante era stata oggetto di minacce da parte di Lo Presti e che anche altre colleghe avevano ricevuto un trattamento simile. Lo scorso anno, inoltre, era stata sottoscritta una petizione per far trasferire il bidello, il quale ormai era conosciuto all’interno dell’istituto scolastico per i suoi modi inquietanti. L’uomo era munito di regolare porto d’armi ed era noto che i suoi comportamenti non fossero tranquillizzanti per l’incolumità di insegnanti e studenti. Intanto, l’autopsia sul corpo della Nobile ha confermato che sono stati due i colpi che hanno ferito la donna, provocandole l’emorragia al  fegato e all’addome. Altri tre colpi, invece, non sono andati a segno: uno si è conficcato nella borsa della donna, uno nell’infisso della segreteria della scuole e, infine, l’ultimo sul muro del corridoio. La salma è stata ora restituita alla famiglia. I funerali saranno celebrati domani alle 18, presso la Chiesa della Resurrezione.
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