Insomma il brusco dietrofront è dovuto a impegni precedentemente presi, dal vecchio esecutivo. Per riparare, il presidente Crocetta, assicura che “il governo regionale auspica interventi legislativi regionali e nazionali, che possano fornire strumenti adeguati per impedire un’istallazione la cui realizzazione non rientra nei programmi del governo“. E ricorda come un mese fa circa fosse già stato presentato un ddl sulla questione. Ciò che però suscita maggiormente la rabbia dei siciliani No Muos è l’anticipo con il quale arriva la decisione del governatore. Crocetta ha infatti revocato la sua revoca prima dell’esito dell’udienza della CGA. Secondo l’associazione Antimafie Rita Atria, il presidente della Regione “Con il suo atto rende, di fatto, inutile l’udienza della CGA, poichè cessa la materia del contendere. Auspichiamo che Crocetta non parli più di legalità e di giustizia, non vada più a commemorare morti di mafia: oggi, con il suo gesto ne ha ucciso la memoria attiva; ha reso la Sicilia serva”.
Crocetta, il Muos e la “revoca della revoca”. Dov’è finito tutto l’entusiasmo per il nuovo governo?
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