Fisascat Sicilia, si è tenuta l’audizione per la salvaguardia dei 160 lavoratori della Palermo Energia

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cislSi è svolta in data odierna l’audizione presso la I Commissione Affari Istituzionali richiesta dalle OO.SS. al fine di proseguire i confronti finalizzati alla salvaguardia degli oltre 160 lavoratori della Palermo Energia, società controllata al 100% dalla Provincia regionale di Palermo.

All’udizione, presieduta direttamente dal Presidente On.Le Marco Lucio Forzese, hanno partecipato anche il Commissario Straordianrio della Provincia dott. Tucci, la direzione della Palermo Energia.

Abbiamo registrato positivamente – afferma Mimma Calabrò Segretario Generale Fisascat Cisl Regionale Sicilia – che tutti le parti presenti al tavolo hanno manifestato la volontà di proseguire fruttuosamente i lavori al fine di salvaguardare tutti i dipendenti coinvolti dalla riforma delle società partecipate delle provincie“.

Sarebbe, infatti, volontà del Presidente Crocetta quello di instituire una sorta di sotto commissione della quale faranno parte i rappresentanti dei vari Assessorati coinvolti nella problematica, quali, per esempio, quello dell’economia e del lavoro al fine di formulare un disegno di legge da portare in Aula per affrontare le problematiche del riordino delle partecipate delle provincie.

“E’ chiaro – continua Mimma Calabrò – che il problema delle società in House delle provincie siciliane deve essere affrontato nella sua interezza onde evitare percorsi frammentati che potrebbero sortire, come effetto, quello di creare tra i lavoratori ancora più confusione. Necessita, pertanto, proseguire nella direzione intrapresa sapendo che è fondamentale la presenza di tutte le parti che possono dare un contributo per la salvaguardia dei livelli occupazionali. La proroga concessa alle società in house se da un lato ha fatto tirare un sospiro di sollievo, dall’altro non può consentire di dormire sugli allori alla luce del fatto che migliaia sono i lavoratori che, ad oggi, si trovano nel limbo, schiacciati dalle dalla legge 7 e dalla 135. Auspico – conclude la Calabrò – che si trovino quanto prima delle risposte certe per questi lavoratori che, ricordo, nello svolgere servizi essenziali per la cittadinanza, hanno un costo minore dei tariffari CONSIP pari al 3 – 4%“.

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