Lampedusa, l’Ordine di Malta torna a prestare soccorso in mare. L’annuncio è stato dato in occasione della visita di Papa Francesco

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I volontari medici, infermieri e soccorritori del Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom) tornano ad operare dalla prossima settimana sulle imbarcazioni della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza italiana per prestare soccorso ai migranti nel Canale di Sicilia.E’ l’annuncio dato  in occasione della visita di Papa Francesco sull’isola di Lampedusa. “L’intensificarsi dei fenomeni migratori e una riflessione sulle proibitive condizioni in cui queste donne e questi uomini affrontano il mare, ha indotto il Consiglio direttivo del Cisom a riprendere le attivita’ dal prossimo 12 luglio, al di la’ degli accordi convenzionali”, spiega il direttore nazionale del Corpo dell’Ordine di Malta, Mauro Casinghini, da oggi a Lampedusa con i volontari dell’Ordine di Malta per riprendere le attivita’ di soccorso. “La visita del Santo Padre a Lampedusa poi – aggiunge Casinghini – ci ha spinti ad anticipare la ripresa delle attivita’ al giorno 8, anche per onorare la sua attenzione al dramma vissuto da queste persone”. Dal 2008 al 2012 il Cisom ha avuto un ruolo di importanza fondamentale nell’ambito degli interventi di emergenza derivanti dal continuo afflusso di migranti dal Nord Africa che, attraverso il Canale di Sicilia, cercano di raggiungere l’Europa per trovare un futuro migliore. In questo contesto, grazie a protocolli d’intesa firmati nel passato con il ministero dell’Interno, dipartimento per le Liberta’ Civili e l’Immigrazione, con il Corpo delle Capitanerie di Porto, Guardia Costiera e con la Guardia di Finanza, e attraverso la collaborazione della presidenza del Consiglio dei ministri (dipartimento della Protezione civile), il Cisom ha garantito, fino al marzo 2012, la presenza h24 e per 365 giorni l’anno,di volontari medici e infermieri a bordo delle unita’ navali con base a Lampedusa.

Questa impegnativa operazione ha consentito di strappare alla morte numerose donne e uomini, fa sapere il Cisom, molti dei quali giovanissimi, che, in balia del mare, cedono alle fatiche e alle insidie della traversata. “Sono certo – prosegue Casinghini – che con il ministero dell’Interno riusciremo a identificare nel prossimo futuro una forma di collaborazione che consenta di poter tornare a garantire questo fondamentale servizio per tutto l’anno. Pur nella considerazione delle difficolta’ in cui versa la pubblica amministrazione, non si puo’ assolutamente trascurare l’attenzione del nostro Paese alla sofferenza, alla dignita’ e all’integrita’ della vita umana”. Sulle imbarcazioni i volontari medici, gli infermieri e i soccorritori specializzati prestano la loro opera in situaizoni davvero difficili, trovandosi spesso a fare i conti con situazioni meteo proibitive e intervengono già al momento del recupero in mare con cure mediche, in modo da soccorrere chi è partito alla volta dell’isola, in condizioni al limite della sopravvivenza.

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